Alcuni ricercatori giapponesi hanno suggerito che alcuni funghi possono comunicare utilizzando segnali elettrici sotterranei dopo la pioggia. Gli scienziati si sono concentrati su una specie specifica, la Laccaria bicolor, che è un fungo ectomicorrizico che forma una relazione simbiotica con alcune piante, tra cui querce e pini. L. bicolor aiuta i suoi alberi ospiti aumentando il loro apporto di acqua e sostanze nutritive in cambio di carboidrati. I ricercatori hanno scoperto che L. bicolor può anche aiutare indirettamente i suoi alberi ospiti a nutrirsi di animali, attirando parenti di insetti chiamati collemboli e possibilmente uccidendoli con una tossina e condividendo l’azoto dell’animale con i loro alberi ospiti.
I funghi ectomicorrizici costruiscono una serie di rete sotterranee attorno all’esterno delle radici di un albero, fatte di ife, i filamenti simili a radici che alimentano la crescita del fungo. Quando le ife dei funghi micorrizici si collegano sottoterra, formano sistemi interconnessi noti come reti micorriziche. È stato proposto che queste reti agiscano come una sorta di rete boschiva, in cui intere foreste comunicano tramite segnali chimici lungo le radici degli alberi e i funghi micorrizici.
Come i funghi comunicano tra loro
Precedenti studi hanno dimostrato che i funghi producono variazioni nei potenziali elettrici, apparentemente in risposta ai cambiamenti nel loro ambiente. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno attaccato degli elettrodi a un gruppo di sei funghi L. bicolor che hanno trovato crescere sul lato di un sentiero forestale e ne hanno monitorato il potenziale elettrico per circa due giorni tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2021. I ricercatori hanno scoperto che dopo la pioggia, i funghi hanno iniziato a mostrare nuovi segni di attività, con potenziale elettrico fluttuante e talvolta superiore a 100 mV.
Sebbene lo studio sia tutt’altro che definitivo, aggiunge un altro intrigante tassello al puzzle del ruolo svolto dai funghi negli ecosistemi spesso trascurati nascosti sotto il suolo delle foreste. I risultati confermano la necessità di ulteriori studi sui potenziali elettrici fungini in un vero contesto ecologico. Lo studio fornisce approfondimenti sugli affascinanti dettagli della relazione simbiotica tra funghi e alberi.