Scienza: il robot che impara a parlare come un normale bambino

Il MIT sta lavorando intensamente ad un progetto con l'intelligenza artificiale, ovvero creare robot che riescono a imparare il linguaggio come i bambini e ad interagire con noi adattandosi ai vari contesti che si possono creare.

L’intelligenza artificiale è il campo più studiato e testato nella scienza e tecnologia, grazie alle sue numerose applicazioni, dall’utilizzo in ambito psicologico, a quello per rendere più performanti gli smartphone, dal costruire addirittura una casa, ad applicarla sempre meglio nel campo della robotica. Proprio quest’ultimo sta avendo numerosi successi e progressi. Recentemente, infatti, è stato testato un nuovo robot con la capacità di imparare il linguaggio a partire da zero come i bambini.

 

Il robot come un bambino

Al MIT, Massachusetts Institute of Technology, uno dei centri di ricerca più importanti al mondo, stanno testando questo nuovo robot dalle capacità uniche. La macchina guarda un video dove vengono raffigurati gli oggetti e con sotto i sottotitoli, piano piano apprende i nomi, dove collocarli e la relazione tra questi. Andando più nello specifico, il robot guarda il video e vede quanto i sottotitoli proposti si avvicinano il più possibile. Per farlo, inizia a combinare il più possibile testo ed immagini, fino ad arrivare ad una elaborazione più precisa, portando quindi all’imparare quella determinata frase, applicabile poi in tanti contesti. L’obiettivo del MIT è di sviluppare robot capaci di apprendere il linguaggio delle persone che gli stanno intorno, quindi adattandosi anche a stili di vita diversi, personalità, accenti ecc.

Ovviamente, si può dire che è un tipo di apprendimento simile a quello dei bambini, ma è limitato sotto alcuni aspetti, infatti i bambini possono contare anche su altri stimoli esterni quali le espressioni del viso, il contatto e le interazioni fisiche con le persone. Il centro di ricerca però, sta già lavorando su questi aspetti. Non manca molto infatti affinché il robot distingue diversi toni di voce, di usare il riconoscimento facciale per vedere diverse espressioni, ed una pelle artificiale per il contatto fisico diretto.