Vivere più a lungo è il sogno di molti e se la moderna medicina ci sta aiutando in tal senso, viene difficile pensare di raggiungere la longevità assoluta e relativa di altre specie di animali, come i rettili e gli anfibi. Se di fatto non possiamo raggiungere i duecento anni di vita è anche colpa dei dinosauri secondo una nuova ricerca. Una teoria abbastanza radicale di un ricercatore dell’università di Birmingham
Secondo quest’ultimo ci sarà un collo di bottiglie della longevità dovuto ai nostri antenati e il mondo di allora. Si parla dei mammiferi in senso più generale che dovevamo condividere lo spazio con animali molto più temibili. Per farlo si sarebbero evoluti cercando di rinunciare ad alcuni geni chiave per vivere a lungo per puntare a una più facile e veloce riproduzione.
Vivere più a lungo o riprodursi più velocemente?
Le parole dei ricercatori: “Alcuni dei primi mammiferi furono costretti a vivere verso il fondo della catena alimentare e probabilmente hanno trascorso 100 milioni di anni durante l’era dei dinosauri evolvendosi per sopravvivere attraverso una rapida riproduzione. Quel lungo periodo di pressione evolutiva ha, a mio avviso, un impatto sul modo in cui noi umani invecchiamo. Anche se al momento si tratta solo di un’ipotesi, ci sono molti aspetti interessanti da considerare, inclusa la prospettiva che il cancro sia più frequente nei mammiferi rispetto ad altre specie a causa del rapido processo di invecchiamento.”
Ovviamente l’aspetto più importante nel vivere a lungo è cercare di essere sani. E molti limiti della medica moderna sono impedire un veloce degradamento del corpo umano che diventa molto più suscettibile alle malattie, soprattutto quelle neurodegenerative.