Fossil Gen 5E è il nuovo smartwatch con cassa da 44 millimetri, pensato per il pubblico che vuole accedere ai prodotti dell’azienda, ma non è disposto a spendere quasi 300 euro per il modello lanciato qualche mese fa. Per cercare di ridurre il prezzo sono state necessarie piccole rinunce, mantenendo comunque salda e fissa l’ottima base di partenza con Wear OS.
Esteticamente il prodotto è veramente molto elegante, presenta una cassa in acciaio inossidabile da 44 millimetri, con una ghiera fissa che gli conferisce il classico aspetto di un orologio. Non essendo particolarmente grande può essere consigliato anche ad un pubblico femminile, è forse leggermente spesso e pesante, ma niente che possa andare ad inficiare l’esperienza di averlo indosso per 24 ore al giorno.
Sul mercato si trovano svariate varianti dello stesso prodotto, con differenze sui cinturini e sulle colorazioni, noi abbiamo provato la versione con il cinturino in silicone, è abbastanza rigido, la lunghezza si adatta a tantissimi polsi, la qualità è nella media, non offre la sensazione di premium che ci saremmo aspettati (è comunque intercambiabile). Il controllo del Fossil Gen 5E avviene quasi interamente tramite il display touchscreen, poiché è presente un solo pulsante fisico sul lato destro che permetterà di accedere al menù con le applicazioni oppure di tornare alla schermata principale.
Hardware
Anteriormente spicca questo bellissimo pannello AMOLED da 1,19 pollici, con risoluzione 390 x 390 pixel, 328 ppi ed ovviamente completamente touchscreen (con supporto a touch statico ed a scorrimento). La qualità è eccellente, offre una resa superiore alla media, in termini di dettaglio, di rispetto dei colori e di nitidezza in generale; la luminosità massima è sufficiente per l’utilizzo sotto la luce solare diretta, peccato solamente si debba regolare manualmente (non integra il sensore di luminosità).
Sotto il cofano è stato posizionato un processore Qualcomm Snapdragon Wear 3100, con 4GB di memoria interna e 1GB di RAM. La navigazione all’interno dei menù, come anche l’apertura delle applicazioni, è sempre stata lineare, senza rallentamenti o difficoltà di sorta, la scelta di una simile combinazione di componenti si è quindi rivelata più che azzeccata.
Una delle feature più amate e richieste riguarda la presenza di altoparlante e microfoni direttamente integrati nel Fossil Gen 5E, in questo modo l’utente può gestire le chiamate dal polso, senza necessariamente ricorrere allo smartphone (ricordiamo che però deve essere collegato via bluetooth), con possibilità di avviarle sfruttando il dialer apposito per Wear OS. Il volume massimo dell’altoparlante è sufficiente, chiaramente gracchia sui toni alti, però si sente molto bene in ambienti abbastanza silenziosi; se penserete di utilizzarlo all’aperto, o in condizioni più rumorose potreste fare fatica a sentire chi si trova all’altro lato. Il microfono, in parallelo, ha funzionato correttamente, non riesce ad isolare dal rumore ambientale, però ha sempre trasmesso la nostra voce alla perfezione.
Il Fossil Gen 5E è compatibile con tutti gli smartphone Android e iOS, si collega tramite bluetooth 4.2, ma presenta anche connettività WiFi (per scaricare le app o gli aggiornamenti) e NFC per i pagamenti mobile con Google Pay. E’ uno smartwatch impermeabile fino a 3 ATM, quindi lo si potrà utilizzare senza problemi sotto la doccia o per le attività sportive (nuoto compreso).
Nella parte posteriore è stato posizionato un sensore per il battito cardiaco, il quale non misura la percentuale di ossigeno nel sangue, con funzionamento 24 ore su 24 e precisione molto buona. Da segnalare la possibilità di collegare accessori, come fasce cardio, tramite il bluetooth, per una maggiore precisione. Manca il chip GPS integrato, sarà necessario condividere la posizione dallo smartphone per godere di una visione su mappa dell’eventuale percorso di una specifica attività.
La batteria è il tallone d’Achille del prodotto, in quanto garantisce circa 1/2 giorni di utilizzo continuativo (al massimo), prima di richiedere il collegamento alla presa a muro. Per limitare questo handicap, Fossil ha deciso di adottare una ricarica rapida, la quale permetterà di passare dallo 0 all’80% in soli 50 minuti, sfruttando la basetta magnetica (senza pin) inclusa in confezione.
Funzioni
Il Fossil Gen 5E presenta sistema operativo Wear OS (il vecchio Android Wear, per intenderci), di conseguenza sarà possibile accedere al Play Store di Google e scaricare sullo smartwatch tutte le applicazioni che vogliamo, in modo da personalizzare al massimo la propria esperienza. Tra queste troviamo Telegram, ma anche Cardiogram, Spotify e tante altre ancora.
L’organizzazione è ottima, come anche la possibilità di aggiungere 5 schede ad un menù circolare personalizzabili dall’applicazione, per accedere rapidamente a determinati dati. E’ integrato Google Assistant, si potrà raggiungere con uno swipe da sinistra verso destra. Da segnalare la presenza dell’always on display, con tantissimi quadranti personalizzabili scaricabili tramite l’app dedicata.
La gestione della musica svolge un ruolo centrale nel dispositivo, l’utente può avviare la riproduzione dal polso, e controllarla sempre sullo stesso, con possibilità di accedere anche alle playlist collegate al proprio profilo Spotify; la visualizzazione dei comandi potrà essere impostata automaticamente quando viene avviata la riproduzione sullo smartphone.
Le misurazioni raggiungibili sono poi sempre le stesse, quindi passi e distanza percorse, con calorie bruciate e sonno (con accurata suddivisione in relazione al tipo di sonno); non abbiamo notato handicap o difficoltà degne di nota, è decisamente apprezzata la possibilità di accedere al dettaglio delle scorse settimane di ogni misurazione dal Fossil Gen 5E, senza dover ricorrere allo smartphone. Non vengono calcolati i piani saliti.
La gestione delle notifiche è l’altro punto forte del prodotto, vengono visualizzate da tutte le applicazioni, senza limitazioni o difficoltà particolari anche per messaggi particolarmente lunghi. Quando cancellate dal polso vengono rimosse anche sullo smartphone, e l’utente ha la possibilità di rispondere con risposte pre-impostate, scrivere un messaggio con una tastiera a schermo, disegnare emoticon o dettare il testo. Il funzionamento è eccellente, preciso e ben fatto, uno dei migliori che abbiamo mai provato (non sarà però possibile ascoltare i messaggi vocali).
Essendo a tutti gli effetti uno smartwatch, il Fossil Gen 5E è leggermente limitato in termini di attività. Come detto non ha il chip GPS integrato, gli allenamenti avviabili sono tantissimi, ma mancano le specificità delle misurazioni, in altre parole indipendentemente dalla tipologia scelta, le differenza tra l’una e l’altra sono davvero minime, e non troppo approfondite come su altri modelli.
La mancanza che più abbiamo notato nell’utilizzo quotidiano, riguarda la programmazione della modalità non disturbare o la disattivazione dello schermo; in questo modo dovrete attivarle manualmente tutte le volte, rischiando di “accecarvi” se indossate lo smartwatch di notte (a causa anche dell’assenza della regolazione di luminosità automatica).
La gestione del terminale avviene tramite le applicazioni Wear OS e Google Fit, i dati vengono raccolti in maniera ordinata e sono facilmente raggiungibili. E’ forse scomodo essere obbligati ad installare due applicazioni, anche se non dipende da Fossil questo, ma per il resto le interfacce sono pulite, moderne e comprensibili anche dagli utenti meno esperti.
Fossil Gen 5E: conclusioni
In conclusione Fossil Gen 5E è un ottimo smartwatch di fascia alta, sia per quanto riguarda la qualità costruttiva, che le funzioni offerte all’utente (grazie a Wear OS) o il display installato. Le mancanze elencate sono frutto delle decisioni dell’azienda di ridurre il prezzo di vendita, in contrapposizione con il Fossil Gen 5, che l’hanno portata a rinunciare al chip GPS ed alle regolazioni automatiche di luminosità o modalità non disturbare; peccato per la batteria, unica vera nota dolente comune a tanti dispositivi con Wear OS.
Di seguito trovate la nostra videorecensione con i punteggi riassuntivi.