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Recensione Panasonic Lumix S5: la full frame entry level dalle enormi qualità

Panasonic Lumix S5 è una mirrorless full frame entry level, in quanto commercializzata ad un prezzo che si aggira attorno ai 2000 euro, ma comunque in grado di garantire prestazioni dal valore assolutamente elevato, ben oltre la fascia di posizionamento.

Esteticamente il prodotto non si discosta da quanto Panasonic ci ha abituati a vedere, il corpo macchina è tropicalizzato in lega di magnesio, l’impugnatura è decisamente profonda, il che facilita l’utilizzo con una mano, e le dimensioni complessive sono generalmente molto ridotte. Le suddette raggiungono 132,6 x 97,1 x 81,9 millimetri con un peso di soli 714 grammi (SD e batteria incluse), una combinazione più che interessante, atta a favorire l’utilizzo in mobilità.

La disposizione delle ghiere non differisce dal normale, il tasto di registrazione è posizionato sulla parte superiore, si nasconde leggermente in mezzo agli altri ma è comunque facilmente raggiungibile. Abbiamo poche ghiere personalizzabili, o pulsanti FN, segnale che è forse una camera votata agli utenti meno esperti (la ghiera alla sinistra del mirino è “povera”, poteva essere organizzata diversamente).

Sui bordi abbiamo tutta la connettività, sul lato sinistro troviamo due jack da 3,5mm distinti per cuffie e microfono esterno, una microHDMI di tipo D per il collegamento di un monitor ed una usb type-C 3.1 per la ricarica (può avvenire anche tramite un powerbank) o il collegamento ad un computer. Sul destro, invece, arriva l’altro jack da 2,5mm per il controllo da remoto ed i due slot SD per le memorie esterne.

La batteria, da 2200mAH, è posizionata nell’alloggiamento inferiore, è un componente più che capiente, infatti garantisce circa 440 immagini con il display posteriore e 110 minuti di registrazione video in 4K a 60fps (tramite LVF). Una durata complessivamente molto soddisfacente.

 

Hardware e specifiche

Il fulcro della Panasonic Lumix S5 è rappresentato dal sensore CMOS full frame (da 35,6 x 23,8 millimetri) da 24,2 megapixel, con filtro a color primari e tecnologia dual native ISO. L’otturatore con piano focale permette invece una posa tra 1/8000 e 60 secondi, con scatto continuo che si ferma solamente a 7 fps. Sebbene siano presenti le modalità 4K photo a 60fps 6K photo a 30fps, la macchina è sconsigliata per fotografia sportiva o di soggetti in movimento.

Nella parte superiore è stato integrato un mirino Live View Finder OLED, da 2,36 milioni di pixel, con copertura del 100%, ingrandimento 0,74X e sensore occhio integrato. La visualizzazione raggiunge i 120fps, il ritardo è davvero minimo, parliamo di 0,005 secondi, e complessivamente risulta essere un mirino di buona qualità generale, non al livello della Panasonic Lumix S1, ma comunque dall’ottimo rispetto dei colori e sufficientemente dettagliato.

Posteriormente, a fianco dei pochi pulsanti e del comodissimo pad analogico per la messa a fuoco, trova posto il display LCD TFT da 3 pollici (7,5 centimetri di diagonale), da 1,84 milioni di punti, nonché copertura del campo visivo del 100%. Le cornici sono abbastanza marcate, il che lo rendono ancora più “piccolo” del dovuto, nonostante sia un pannello discreto, con dettagli e colori abbastanza riprodotti fedelmente. Il plus, oltre all’essere touchscreen, è rappresentato dall’orientabilità completa, come da caratteristica di tutte le Panasonic, per una estensione delle possibilità di utilizzo.

 

Foto e video

Le immagini vengono scattate al massimo a 6000 x 4000 pixel, con ISO che addirittura potrebbero raggiungere 204800. Le aspettative per la Panasonic Lumix S5 erano davvero alte, principalmente perchè integra gli stessi sensore e processore della Panasonic Lumix S1, e dobbiamo ammettere non averle disattese.

Con forte luminosità le prestazioni sono davvero simili al top di gamma dell’azienda, le immagini sono eccellenti, nitide, dettagliate e con una ampissima gamma dinamica. I colori sono riprodotti fedelmente, riuscendo a garantire un dettaglio sopraffino; apprezzabile la scelta, in modalità automatica, di non eccedere con il contrasto o con la saturazione dello scatto in sé.

Nel momento in cui la luminosità cala, la Panasonic Lumix S5 lavora benissimo fino a 6400 ISO, riuscendo a rendere quasi nullo il rumore digitale mostrato; questi si inizia ad intravedere superando tale quota, permettendo all’utente di spingersi senza troppi pensieri fino a 12800 ISO, poi chiaramente è quasi sconsigliato andare oltre. Al netto di questa piccola digressione, le immagini anche al chiuso sono risultate essere quasi perfette, dettagliate e nitide; essendo presente lo stabilizzatore ottico sul sensore, il sistema riesce a ridurre anche il micro-mosso, eliminandolo completamente alla vista.

E’ presente anche uno scatto ad alta risoluzione, in file RAW o JPG, da 96 MP per file da 12000 x 8000 pixel, per creare immagini da ritagliare o scindere in un secondo momento.

video vengono registrati al massimo in 4K 60fps a 150Mbit/s a 10/8 bit ma con crop 1,5X, riducendo a 30fps, sarà possibile sfruttare l’intera ampiezza del sensore. Non sono posti limiti temporali alla registrazione, segnaliamo comunque V-LOG V-GAMUT pre-installati, con supporto a HDR e HLG. La qualità video è esattamente in linea con tutto quanto vi abbiamo appena raccontato da un punto di vista fotografico, senza differenze degne di nota.

L’autofocus è forse il limite più grande della Panasonic Lumix S5, i miglioramenti e gli sforzi compiuti dall’azienda nel corso del tempo sono assolutamente notevoli, ma il rilevamento a contrasto con tecnologia proprietaria depth from defocus non convince al 100%. La messa a fuoco è abbastanza rapida, avviene in 0,08 secondi, e non stacca troppo nel passaggio da un soggetto all’altro; il tracking è sufficiente, fino a quando il punto a fuoco si muove in modo uniforme, nel momento in cui dovesse iniziare una traiettoria casuale, il sistema si troverebbe molto in difficoltà. Nonostante i miglioramenti siano notevoli, è ancora lontano dai top come Sony e Fujifilm.

La stabilizzazione è ottica direttamente sul sensore, con tecnologia Dual I.S., ovvero una combinazione tra il suddetto stabilizzatore e l’eventuale presenza di una simile soluzione sull’ottica adottata. In questo modo la Panasonic Lumix S5 riesce a garantirsi l’apporto di due stabilizzazioni, offrendo in cambio un livello molto elevato. Non sarà alla pari dell’IBIS che abbiamo visto su Fujifilm X-T4, ma ci si avvicina davvero molto; è risultato molto semplice registrare camminando ed effettuare PAN a mano libera, anche facilitati dall’impugnatura salda ed affidabile.

 

Panasonic Lumix S5: conclusioni

In conclusione la Panasonic Lumix S5 è una full frame nel corpo di una micro quattro terzi che di entry level ha solo il prezzo di vendita, in quanto tutto il resto la rende una delle migliori soluzioni sul mercato, sopratutto da un punto di vista fotografico. Delude ancora l’autofocus, da migliorare il più possibile per restare al passo con la concorrenza, ma possiamo dire che è davvero sulla buona strada.

Di seguito potete trovare la nostra videorecensione, con anche i punteggi conclusivi.

Panasonic Lumix S5

1811 euro
8.2

Design e Ergonomia

8.0/10

Foto

9.0/10

Video

8.5/10

Stabilizzazione

8.5/10

Autofocus

7.0/10

Pros

  • Dimensioni e peso ridotti
  • Batteria dall'ottima durata
  • Qualità delle fotografie di altissimo livello
  • Stabilizzazione eccellente

Cons

  • Autofocus ancora da migliorare
  • Soli 7fps per lo scatto continuo
Denis Dosi

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