Recensione Pokémon Diamante Lucente: un remake molto fedele all’originale

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Pokémon Diamante Lucente è l’ultimo remake, alla pari di Pokémon Perla Splendente, di uno dei titoli (o serie) più amati degli ultimi 15 anni; dopo essere stato sottoposto a numerosi riadattamenti, in questi giorni su Nintendo Switch è stata proposta una versione in grado di rendere molto più attuale un gioco che ha accompagnato nella crescita i primi videogiocatori su Nintendo DS o similari. Disponibile in esclusiva sulla piccola console di Nintendo, il gioco viene commercializzato ad un prezzo superiore ai 50 euro.

 

Grafica e Storia

Il titolo nasce a tutti gli effetti come remake, in altre parole il codice è riscritto completamente da zero, sfruttando motori grafici e tecnologie attuali. La storia resta esattamente la stessa, l’episodio Diamante Lucente è uno dei più amati di sempre (come Perla Splendente), la bellissima regione di Sinnoh è stata molto apprezzata dai videogiocatori negli anni, per questo motivo comprendiamo appieno la scelta degli sviluppatori di riproporla in salsa più aggiornata (con esattamente la stessa trama). Meno è invece la volontà di non affidarsi Platino, ovvero la stessa versione dei suddetti, ma con alcuni accorgimenti, come il Parco Lotta solo per citarne uno, che permettano di godere di una versione che potremmo quasi definire evoluta.

Graficamente il titolo è molto carino e bello da vedere, nella nostra prova su Nintendo Switch la risoluzione si è sempre attestata sui 720p in modalità portatile (per arrivare a 1080p in FullHD), con 30fps stabili in ogni area o sessione di gioco. Dettagli e texture abbastanza precise, palettes di colori utilizzate molto bene, con riproduzione di una sorta di stile cartoon decisamente accattivante, ed una nitidezza complessivamente soddisfacente, sempre con l’idea di fornire una visuale “sporca”. I personaggi sono riprodotti in stile chibi negli spostamenti all’interno della mappa, mentre con un design più realistico nei combattimenti o nelle scene di intermezzo; le loro meccaniche non si discostano poi così tanto da quanto avevamo visto sulla DS. Stesso discorso per le animazioni o l’interfaccia, la riscrittura, come abbiamo indicato nel titolo, è stata decisamente fedele all’originale, con miglioramenti importanti nella grafica (bellissime le luci, l’acqua e gli effetti in generali).

La colonna sonora è coinvolgente, adatta ad ogni situazione o momento di gioco, con dialoghi localizzati completamente in lingua italiana; il contenuto è in alcuni casi un po’ banale, niente di meno comunque rispetto alle aspettative.

 

Gameplay e Novità

L’esperienza (e lo scopo) del gioco restano pressoché inalterati, nel corso dell’avventura impersoneremo un giovane allenatore di Pokémon, incaricato di esplorare la regione alla ricerca di più specie possibili (se ne contano quasi 500). Il game design è sopraffino, Sinnoh è ricca di segreti, scorciatoie e differenze nell’ambientazione, tutti da scoprire. La scelta di non modificarlo per nulla è più che azzeccata, eccellente era la realizzazione iniziale, stesso discorso per l’attuale remake Pokémon Diamante Lucente.

Spostandoci nei vari paesi si incroceranno altri allenatori da sfidare, oggetti da trovare o acquistare, ma sopratutto le palestre, ove sconfiggere il capo e vincere le tanto agognate medaglie. Questo è in estrema sintesi ciò che vi attende nel gioco, tuttavia gli sviluppatori hanno voluto apportare qualche piccola modifica all’edizione originale, integrando novità interessanti.

E’ possibile fruire di un’area, chiamata i Grandi Sotterranei, molto più ampia e ricca di Pokémon da catturare (sopratutto con abilità Fuoco), i quali non possono essere scovati in superficie (come ad esempio i pokémon d’acqua nei laghetti). L’esplorazione, oltre che non essere semplice dato il loro essere labirintici, è fondamentale poichè si incroceranno sfidanti dalle enormi potenzialità, e permetteranno così di crescere di livello in pochissimo tempo. Il tutto potrà essere svolto in solitaria, oppure anche online con i propri amici, i quali ci aiuteranno a raccogliere ad esempio pietre preziose o rarità incredibili.

Le altre novità hanno un effetto minore sull’esperienza, rendendo però più semplice ed apprezzata la gestione dei pokèmon catturati. Dopo averli aggiunti al Pokedex ed inseriti nel party, sarà possibile scoprire il livello di efficacia delle mosse (comodissimo negli scontri), cambiare le abilità o condividere l’esperienza accumulata nei combattimenti (in modo da far crescere più rapidamente la squadra). Piccole cose che riescono a smussare gli angoli e rendere l’avventura ancora migliore, senza mai andare ad intaccare ciò che invece la versione originale ha sempre messo a disposizione dell’utente stesso; i miglioramenti introdotti tendono inoltre a “velocizzare” la progressione, dando più esperienza ai Pokémon diverranno rapidamente più forti, e si potranno sfidare i capipalestra temporalmente prima rispetto al passato.

 

Pokémon Diamante Lucente: conclusioni

In conclusione Pokémon Diamante Lucente è un remake davvero eccellente che riesce a svecchiare un titolo apprezzatissimo dalla community, portando con sé una grafica rinnovata e bellissima da vedere (sopratutto gli effetti realizzati con le luci e l’acqua), nonché alcuni piccoli accorgimenti esperienziali. Il voler restare ancorati al passato, proponendo difatti un titolo molto vicino all’originale, può essere un’arma a doppio taglio; da un lato troviamo i nuovi giocatori, ovvero coloro che mai si erano avvicinati al gioco, i quali si butteranno a capofitto nell’esplorazione. Dall’altro, invece, gli esperti di pokèmon accontentati con l’espansione dei Grandi Sotterranei, un’area molto vasta nella quale perdersi per cercare nuove specie o acquisire segreti esclusivi.

L’unico aspetto negativo che ci sentiamo di segnalare, oltre al non aver voluto fare ed introdurre qualcosa di troppo diverso nell’esperienza, è la scelta di non prendere in considerazione Platino, le novità introdotte da tale versione avrebbero reso il tutto ancora più completo.

Pokémon Diamante Lucente

50 euro
8.1

Grafica

8.0/10

Gameplay

8.0/10

Novità

7.0/10

Longevità

9.0/10

Ambientazioni

8.5/10

Pros

  • Molto bello graficamente
  • Longevità estrema
  • Espansione dei Grandi Sotterranei apprezzata
  • Gameplay adeguato

Cons

  • Avremmo preferito Platino

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