Realme 7 è sicuramente lo smartphone del momento, almeno per quanto riguarda la fascia bassa del mercato della telefonia, a fronteggiare il fratello maggiore, l’azienda orientale ha posto un dispositivo in grado di promettere ottime prestazioni generali, ad un prezzo in partenza di 179,90 euro.
Esteticamente il Realme 7 non si discosta assolutamente dalla moda del momento, è quindi uno smartphone dalle grandi dimensioni e peso, raggiunge 162,3 x 75,4 x 9,4 millimetri con 196,5 grammi, ma allo stesso tempo presenta una back cover in policarbonato opaco con striscia lucida, perfetta perché non trattiene le impronte ed è davvero molto bella da vedere.
Le camere sono posizionate a semaforo nella parte sinistra, sono leggermente in rilievo rispetto alla back cover, una volta poggiato sul piano di lavoro ballerà un pochino, ma non eccessivamente. Il dispositivo è pesantuccio, è praticamente inutilizzabile con una sola mano (a differenza del Google Pixel 4a), e non potrà essere trasportato nelle tasche dei pantaloni.
Hardware e specifiche
Anteriormente è stato posizionato un display IPS LCD da 6,5 pollici (16,5 centimetri di diagonale), con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), rapporto schermo/corpo del 90,5%, 405 ppi e protezione Gorilla Glass. A differenza di altri device della fascia bassa, come i precedenti Realme, anche in questo caso è presente il refresh rate a 90Hz, una “manna del cielo” in grado di colmare le lacune in termini di dettaglio, con una fluidità incredibile. I colori vengono riprodotti molto bene, chiaramente i neri ed i bianchi non sono precisi, forse tendono troppo ad una luce fredda. Il dettaglio non è il massimo, però ha una buona luminosità generale che ne facilita l’utilizzo sotto la luce solare diretta. Il foro è di grandi dimensioni, come il display.
Sotto il cofano troviamo un processore MediaTek Helio G95, un octa-core da 2,05GHz, affiancato da una GPU Mali G-76. Le versioni in vendita sono diverse, possono oscillare tra 6/8GB di RAM LPDDR4 e 64/128GB di memoria interna UFS 2.1. Il Realme 7 non si scalda assolutamente, grazie al sistema di raffreddamento con fibra di carbonio, utile per dissipare il calore prodotto dal SoC. Sono rimasto stupito dalla qualità generale e dalla velocità di utilizzo, soprattutto per attività di base, per navigazione o semplicemente lo spostamento tra le app stesse. Nel momento in cui l’utente decide di giocare, potrà farlo senza difficoltà, qualche piccolo lag è presente, tuttavia per 190 euro di spesa è uno smartphone sorprendente in ambito gaming.
Il Realme 7 è dual SIM, nel carrellino troviamo 3 slot, in cui potremo alloggiare 2 nano SIM ed una espansione della memoria interna, fino ad un massimo di 256GB. Purtroppo non è impermeabile. La connettività è composta da WiFi 802.11 ac dual band, bluetooth 5.0, NFC, USB type C (senza uscita video) e jack da 3,5mm.
Lo sblocco del dispositivo può avvenire tramite il sensore per le impronte digitali incastonato nel tasto di accensione/spegnimento, oppure con il riconoscimento del viso 2D. Personalmente non amo le soluzioni di questo tipo perché sono mancino, la velocità di sblocco con il sensore per le impronte è ottima, rapidissima e ben fatta; l’utente potrà scegliere di sbloccare il device anche appoggiando il dito (quindi senza premere il pulsante) e 99 volte su 100 lo riconoscerà correttamente. Lo sblocco con il viso, sebbene sia solo 2D, è ben fatto; in termini di velocità è un gradino sotto il precedente, poiché in determinate occasioni dovrà passare per la lockscreen, sono comunque dettagli e tempi pressoché minimi.
L’audio è mono, il suono esce esclusivamente dallo speaker posizionato nella parte inferiore del terminale. Il volume è elevato, dobbiamo segnalare tuttavia un dettaglio delle alte frequenze molto scadente, si nota una tendenza a troncare i suoni particolarmente elevati, fornendo un risultato leggermente inferiore alle aspettative.
Fotocamere, sistema operativo e batteria
Il Realme 7 integra 4 sensori fotografici nella parte posteriore, in particolare parliamo di un principale da 48 megapixel, un Sony IMX683, da 26mm e apertura F1.8. Questi è affiancato dal classico grandangolare da 8MP, con apertura F2.3 e angolo di visuale 119°, per finire poi sulla coppia bokeh e macro da 2 megapixel e apertura F2.4.
La resa fotografica è forse il tallone d’Achille di un ottimo dispositivo, all’aperto le immagini sono risultate essere ben dettagliate e con colori troppo saturi. Per voler colmare le lacune nella qualità del sensore, Realme ha cercato di vivacizzare, in alcuni casi fin troppo, i colori degli scatti; è una tendenza di tutta la fascia medio-bassa del settore della telefonia mobile, da cui l’azienda non ha voluto prendere le distanze. Ad ogni modo i risultati sono gradevoli ed in linea con le aspettative.
Ciò che fa storcere il naso è la resa al chiuso, quando la luminosità inizia a diminuire, le camere del Realme 7 fanno davvero molta fatica a fornire un risultato soddisfacente. L’eccessiva saturazione va scemando, e di rimando nell’immagine notiamo davvero tanto rumore, con una crescente perdita dei dettagli. In molte occasione rischierete di realizzare uno scatto mosso, data l’assenza della stabilizzazione ottica. Il sensore grandangolare al chiuso è quasi inutilizzabile, troppo poco preciso.
La modalità notturna è sufficiente, di base l’immagine è molto scura, il software cerca di salvare il salvabile, non riuscendo ad esimersi dal mostrare tanto rumore all’utente finale. Apprezzata è la possibilità di applicare 6 filtri direttamente negli scatti con questa modalità.
I video sono realizzati al massimo in 4K a 30fps, con slow motion a 120fps, e stabilizzazione digitale (no ottica sul sensore). I risultati sono leggermente superiori alle aspettative, se confrontati soprattutto con gli scatti fotografici; i colori sono abbastanza precisi (non troppo saturi), ed il dettaglio è presente in ogni condizione di luce. Chiaramente, come per tutti gli altri modelli di fascia bassa, i video al chiuso sono davvero di scarsa qualità. La stabilizzazione non è il suo punto forte, di base la resa è molto mossa, per questo Realme ha integrato due modalità Ultra Steady e Ultra Steady Pro; in entrambi i casi i movimenti involontari dell’utente vengono limati ed il risultato finale è ottimo, peccato che si perda davvero molto nella qualità delle immagini, poiché si registrerà rispettivamente in FullHD ed in HD.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 16 megapixel, un Sony IMX471, e apertura F2.1. Ottima scelta, in ogni condizione di luce si è dimostrato essere preciso e ben fatto, lo scontornamento del soggetto è molto dettagliato, i colori non sono troppo saturi.
Il sistema operativo è Android 10, con interfaccia grafica Realme UI. Le patch sono state aggiornate in questi giorni a Settembre 2020, segnale che l’azienda è molto attenta alla sicurezza e agli update. Non sono state poste personalizzazioni ulteriori rispetto a quanto visto in precedenza, segnaliamo quindi la presenza di barra laterale intelligente, spazio gioco e della possibilità di attivare l’assistente vocale con la pressione di 0,5 secondi sul tasto di accensione/spegnimento.
La batteria è da 5000mAh, il punto fortissimo del Realme 7, permette ricarica rapida fino a 30 watt (si carica del 50% in 26 minuti), senza ricarica wireless o inversa. Tanta qualità e capienza, rendono lo smartphone un vero e proprio battery phone; i miei test sono stati sorprendenti, quando comunemente raggiungo 3,30/4 ore di display attivo con uno smartphone dalla durata media, il Realme 7 ha totalizzato addirittura 6,30 ore con il 4% di carica residua.
Realme 7: conclusioni
In conclusione il Realme 7 è un terminale sorprendente, ha un prezzo concorrenziale e si sofferma sulle esigenze degli utenti che spendono poco per un dispositivo di questo tipo. I suoi punti di forza sono il processore e la batteria, con un buon display alle loro spalle; peccato il comparto fotografico e le dimensioni/peso, gli handicap che fanno scendere le quotazioni del modello recensito.
Poco sotto abbiamo inserito la nostra videorecensione ed i punteggi dettagliati.