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Recensione Wiko View 5: display ottimo con batteria da sogno

Wiko View 5  è uno smartphone dalle mille sfaccettature, ma che dimostra ancora una volta i punti su cui l’azienda francese sta focalizzando la propria attenzione nella realizzazione dei propri dispositivi: batteria e specifiche tecniche complessivamente all’altezza.

Esteticamente il terminale si presenta con dimensioni in linea con il trend del momento, sebbene appaiano abbastanza elevate, fermandosi complessivamente a 165,95 x 76,84 x 9,3 millimetri, con un peso di 201 grammi. Una volta preso in mano il terminale risulta essere bilanciato alla perfezione, è forse un filo più spesso del dovuto, ed è praticamente impossibile utilizzarlo con una sola mano.

Sui bordi viene posizionata la connettività, superiormente abbiamo il jack da 3,5mm, sul lato destro si trovano addirittura tre pulsanti differenti, volume, accensione/spegnimento e tasto fisico per accedere all’assistente Google (zigrinato rispetto agli altri). Sebbene quest’ultimo presenti un feed tattile differente, è stato posizionato tra i precedenti, di conseguenza si attiverà più volte di quante effettivamente vorremmo (è in posizione abbastanza scomoda). Inferiormente, infine, ecco arrivare l’altoparlante, il microfono e la USB type-C 2.0 per il collegamento al PC.

La scocca posteriore è in simil vetro, elegante da vedere e completamente lucida (purtroppo trattiene tantissimo le ditate). Il design a gradiente è bellissimo, riuscendo difatti ad abbandonare le colorazioni pacchiane che vediamo attualmente sul mercato.

 

Hardware e specifiche tecniche

Anteriormente è stato posizionato un ampio pannello da 6,55 pollici, è un IPS LCD da 16,7 milioni di colori, con risoluzione HD+ a 720 x 1600 pixel, rapporto d’aspetto 20:9 e 267ppi. A prima vista la presenza di un solo HD+ potrebbe lasciare l’amaro in bocca, o spaventare notevolmente l’utente, tuttavia dobbiamo ammettere che la qualità generale è riuscita a stupirci positivamente; il dettaglio è ottimo, la luminosità massima è eccellente anche per un utilizzo sotto la luce solare diretta, ed è complessivamente più che nitido. La scelta di sfruttare il foro per la visualizzazione della carica della batteria è geniale, peccato non sia presente l’always on display (il refresh rate è a 60Hz).

Il processore è un MediaTek 6762D, octa-core con frequenza di clock a 1,8GHz, affiancato da una GPU IMG PowerVr GE8320; a questi fanno seguito 3GB di RAM e 64GB di memoria interna (espandibili tramite microSD fino a 256GB). In questo settore notiamo l’essere low cost del Wiko View 5, sicuramente avremmo apprezzato uno Snapdragon o un MediaTek 720, poichè a tutti gli effetti il terminale appare leggermente addormentato, e in alcune operazioni sarebbe potuto essere più rapido. Stiamo chiaramente parlando di un modello da 169 euro, ma nell’insieme delle prestazioni generali, forse è il punto su cui Wiko avrebbe potuto fare di più, poichè queste specifiche non sono state modificate rispetto al Wiko View 4.

Lo sblocco del dispositivo può avvenire sia tramite il sensore per le impronte digitali, posizionato nella back cover, che il riconoscimento del viso 2D. Il sensore è integrato molto bene, non è particolarmente incavato, quindi si potrebbe fare leggermente fatica nel corretto posizionamento (sopratutto all’inizio), però il riconoscimento avviene correttamente e con una velocità adeguata alla fascia di prezzo. Il riconoscimento del viso 2D è invece più lento del previsto, in alcune occasioni sarà necessario attendere fino ad 1 secondo prima di riuscire ad accedere allo smartphone, fermandosi direttamente sulla schermata di sblocco.

Il Wiko View 5 è uno smartphone dual SIM, il carrellino presenta però 2 slot per le SIM, ciò sta a significare che l’utente lo dovrà utilizzare o SIM + microSD o SIM + SIM, rinunciando all’espansione della memoria.

La connettività si conclude con wifi 802.11 ac (dual band), bluetooth 4.2, GPS e radio FM. L’audio è mono, esce tutto dallo speaker posizionato nella parte inferiore, la qualità di riproduzione è nella media, gli alti vengono leggermente troncati, i bassi sono presenti ma non in maniera particolarmente intensa.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Grandi novità nel Wiko View 5 le scoviamo anche nel comparto fotografico, oggi rappresentato da 4 sensori differenti, suddivisi in un principale da 48 megapixel, un ultra-grandangolare da 8 megapixel con angolo di visuale a 120°, un macro da 5 megapixel ed un bokeh da 2 megapixel. Avremmo apprezzato un sensore zoom in sostituzione del macro o del bokeh, poichè più utile nella quotidianità.

All’aperto si riescono a realizzare buone istantanee, notiamo infatti un ottimo passo in avanti rispetto ai risultati raggiunti con Wiko View 4, ricordando a tutti gli effetti la fascia di prezzo in cui viene posizionato. Il contrasto e la saturazione sono forse leggermente elevati, ma non al livello degli Xiaomi, mancano dettaglio e nitidezza, cosa che invece ritroviamo nel rispetto delle tonalità, dei colori e nel corretto bilanciamento del bianco.

Al chiuso le immagini sono sorprendentemente luminose, a differenza delle precedenti non sono particolarmente contrastate, ed acquisiscono un dettaglio complessivamente gradevole alla vista; la nitidezza è discreta, ed il rumore non appare essere particolarmente elevato. E’ presente la modalità notturna, riesce a migliorare di molto gli scatti, portando luminosità e dettaglio, ben fatto.

video sono realizzati purtroppo al massimo in FullHD a 30fps, con stabilizzazione elettronica; la qualità generale della ripresa è in linea con le aspettative e quanto osservato da un punto di vista fotografico. Ciò che manca è proprio la stabilizzazione, il video è troppo mosso ed è davvero molto difficile realizzare un video stabile, anche solo riprendendo da fermi.

Anteriormente è stato posizionato nel foro un sensore da 8 megapixel che garantisce un buon rispetto dei colori, scontornamento del soggetto e scatti sopratutto all’aperto; al chiuso, come accade per tantissimi dispositivi, si rischia di realizzare un’immagine mossa e si perde di molto il dettaglio complessivo.

Il sistema operativo è Android 10, con patch aggiornate al 5 settembre al momento della recensione, senza personalizzazioni grafiche particolari. Wiko non vuole modificare il sistema, di conseguenza mette nelle mani dell’utente una versione quasi stock di Android, introducendo solamente le Funzioni Wiko, dalle quali impostare le gesture, gestire la tacca, scegliere il posizionamento dei pulsanti ed attivare funzioni accessorie. Complessivamente la navigazione è stabile, forse lenta, ma senza lag particolari.

La batteria è il plus del Wiko View 5, è un grandioso componente da 5000mAh, senza ricarica wireless o inversa, e con supporto per ricarica al massimo a 10 watt. La durata è incredibile, il terminale diventa a tutti gli effetti un battery phone, riuscendo a raggiungere 9 ore di display attivo con il 4% di carica residua, e 7 ore e 44 minuti con il 2% di carica residua; numeri molto interessanti, se considerato che i miei test in media parlano di 3 ore e 30 minuti/4 ore al massimo.

 

Wiko View 5: conclusioni

In conclusione Wiko View 5 è davvero un ottimo smartphone, un terminale che giustifica ampiamente la spesa di 169 euro circa, portando all’utente un buonissimo display, un estetica sobria ed elegante, un comparto fotografico in linea con la fascia di mercato, per finire con una batteria sublime.

Gli handicap sono pochi, principalmente rappresentati da un processore non all’altezza, il che rende l’esperienza complessiva più lenta e compassata del previsto. Di seguito trovate la nostra videorecensione approfondita ed i punteggi riassuntivi.

Wiko View 5

169 euro
7.6

Estetica e ergonomia

7.0/10

Display

7.0/10

Processore

6.5/10

Foto e video

7.5/10

Batteria

10.0/10

Pros

  • Batteria da sogno, è un battery phone
  • Display ampio, luminoso e dal buon dettaglio
  • Comparto fotografico all'altezza
  • USB type-C e jack da 3,5 millimetri
  • Design ed estetica eleganti

Cons

  • Posizionamento del tasto dell'assistente Google molto scomodo
  • Sensore impronte e sblocco viso 2D abbastanza lenti
  • Processore non all'altezza
  • Stabilizzazione poco performante
  • Video solo in Full HD
Denis Dosi

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