Cervello affamato: il motivo dietro l’energia richiesta a riposo

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Pensare è faticoso e non è solo un’impressione. Il cervello è l’organo che consuma più energia di tutti, si parla di addirittura una richiesta 10 volte maggiore rispetto al resto del corpo. Anche quando siamo a riposo la situazione è particolarmente sbilanciata con in media una richiesta che è il 20% del totale circa. Di per sé è un mistero, ma recentemente è stato scoperto uno dei possibili motivi dietro questo.

Di fatto il processo delle sinapsi è quello che richiede tutta questa energia, ma il motivo è perché le estremità nervoso delle sinapsi non riescono di fatto a conservare l’energia quindi devono produrla autonomamente chiedendo uno sforzo maggiore. Se questo però è una normale spiegazione per quando si è attivi, a riposo la situazione è diversa.

 

Cervello al lavoro anche a riposo

In sostanza è stato visto come i terminali in questione vanno a richiedere all’organismo energia anche se non c’è effettivamente attività. È stato calcolato che la quantità richiesta da tale processo è la metà del totale.

Le parole degli autori dello studio: “Dato il vasto numero di sinapsi nel cervello umano e la presenza di centinaia di SV in ciascuno di questi terminali nervosi, questo costo metabolico nascosto di sinapsi che ritornano rapidamente in uno stato pronto arriva al costo di una maggiore e il dispendio di carburante, probabilmente contribuendo in modo significativo alle richieste metaboliche del cervello e alla vulnerabilità metabolica. Questi risultati ci aiutano a capire meglio perché il cervello umano è così vulnerabile all’interruzione o all’indebolimento della sua fornitura di carburante.”

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