A giugno l’organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato la dipendenza dai videogiochi come una vera e propria malattia. Una scelta di questo genere è stata spinta dal sempre più crescente numero di utenti affetti da questa condizione. In periodi come questi, dove i videogiochi sono più competitivi che mai, smettere di giocare risulta essere difficile per molti. Il noto videogame Fortnite è al centro dell’occhio del ciclone per quanto riguarda questo fenomeno. Non solo bambini, ma anche atleti famosi sono caduti in dipendenza dal videogioco.
Il noto sito Bloomberg ha pubblicato alcune testimonianze di ragazzini che hanno preso a giocare a Fortnite anche 12 ore al giorno. Si tratta di condizioni estreme che stanno colpendo sempre più utenti. In prima linea ci sono i bambini che molte volte effettuano acquisti sul videogioco senza che i genitori ne siano a conoscenza.
Fortnite: anche gli adulti cadono in dipendenza
Pare che la situazione stia degenerando velocemente. Se prima la dipendenza da Fortnite sembrava coinvolgere solo i bambini, ora sembra essersi estesa anche agli adulti. Anche gli atleti ne sono dipendenti. Non sono pochi i professionisti che hanno fornito delle prestazioni disastrose perchè hanno giocato troppo a Fortnite. Pare che lo staff dei Vancouver Canucks sia stato costretto a bannare il gioco proprio per questo motivo.
Nel regno unito la parola Fortnite è stata citata in ben più di 200 cause di divorzi. Epic Games non ha proferito parola in merito alla faccenda. In passato l’azienda ha deciso di parlare su numerose questioni. Pare però che non abbia intenzione di entrare in merito al tema della dipendenza dal suo videogioco. Non sono pochi gli studi che dimostrano che giocare troppo al videogioco renda quasi impossibile poi smettere. Il consiglio degli esperti è quello di utilizzarlo con moderazione.