Nel week end si sono verificati ben due cyber-attacchi dal noto hacker team siglato Anonymous. Questa volta le prede sono state niente meno che i siti web di Trenitalia e ad Equitalia.
Si tratta di una comunità che dell’hacker non fa un divertimento, intraprendono vere e proprie proteste online, illegali e illecite e hanno obbiettivi ben precisi, spiegano infatti nel loro abituale comunicato rilasciato tramite il blog ufficiale, le motivazioni del loro intervento.
Trenitalia è finita sotto l’attacco di Anonymous. Il sito delle ferrovie dello stato è stato preda del gruppo di Hacktivisti, così soprannominato, che si è adoperato in primis per la cancellazione dei treni ICN, Intercity Notte, gesto non gradito dai pendolari della nostra penisola.
Le altre motivazioni sono state le seguenti riportate in maniera integrale:
RFI
TAV
La firma degli hackeristi patriottici finisce con il rassicurare che non sono dei terroristi e che sono particolarmente sensibili ai trasporti pubblici per ogni cittadino e loro stessi.
Ma cosa comporta per Trenitalia questo loro attacco ?? Certamente un fastidio su vari fronti, non solo disservizi, tengono a precisare di aver scelto il week end per generare mancati guadagni per la perdita di clienti che solitamente prenotano biglietti online dal sito web.
Nella Giornata di Domenica 11 marzo 2012 è il sito web di Equitalia a ricevere un attacco DDoS, l’ultimo di una serie di eventi già verificatisi da ignoti con server affossati da attacchi cracker per l’azienda della riscossione dei tributi.
Da Anonymous giudicata “un’anomalia tutta italiana” tra le righe del comunicato ufficiale tango down equitalia si leggono i motivi scatenanti di cui in primo in oggetto risulta il lasso di tempo esagerato, per le notifiche degli atti giudiziari, utilizzato con lo scopo di fare lievitare interessi a dismisura, insomma un attacco che mira alla cattiva gestione del loro operato.
Archivio immagine:
Il fenomeno di protesta e di appartenenza e sostegno da parte dei connazionali si manifesta sempre più sul web e sui social, dove sempre più utenti utilizzano l’icona degli Anonymous come immagine profilo: la maschera di V per Vendetta. Ora una immagine di Vendetta del Popolo web.
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