Il fatturato di WhatsApp è cento volte inferiore ai suoi concorrenti

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Essendo l’applicazione di messaggistica istantanea più famosa al mondo, di certo WhatsApp non ha bisogno si presentazioni. Ma ne hanno forse bisogno alcuni suoi concorrenti come WeChat e LINE.

Entrambe sono applicazioni di messaggistica simili a WhatsApp che si possono trovare senza difficoltà anche sui vari store italiani. Le differenze non sono molte, la funzione di base è sempre la stessa, ciò che cambia è la modalità e la possibilità d’interazione. WeChat e LINE sono entrambe gratuite e si possono definire anche le precorritrici di molte funzioni che ora troviamo su WhatsApp, come ad esempio i messaggi vocali, le chiamate ed il trasferimento di file prossimamente in arrivo.

whatsapp

Nonostante la lieve differenza funzionale, il tasso d’adozione di WeChat e LINE cresce esponenzialmente, ai danni di quello di WhatsApp, andando ad analizzare i dati provenienti dall’Asia. È proprio grazie alla posizione predominante nella zona asiatica ed all’offerta di numerosi acquisti in app che questi servizi, seppur gratuiti, riescono a registrare un ricavo cento volte superiore a quello di WhatsApp.

I dati vogliono WeChat in testa alla classifica, con un guadagno medio di 7$ ad utente. Kakao Talk, altra applicazione di messaggistica, si attesta a 4,24$, mentre si scende a 3,16$ per LINE. Chiudono la lista WhatsApp con soli 0,06$ ad utente provenienti dagli abbonamenti annuali, Viber con 0,01$ e Messenger con i suoi 0$ se escluso dall’ecosistema Facebook.

Grazie ai suoi 600 milioni di utenti attivi, WeChat arriva a quota 4,2 miliardi di Dollari. LINE vanta 632 milioni di utenti attivi, ma il guadagno complessivo si ferma a 632 milioni di Dollari. Infine, WhatsApp si accontenta di soli 54 milioni di Dollari, pur vantando il numero più alto di utenti attivi, ben 900 milioni.

Spezzando una lancia a favore di WhatsApp, si può affermare che l’azienda ha una politica sulla privacy molto più trasparente ed affidabile delle concorrenti asiatiche. Inoltre, non va dimenticato che WhatsApp è di proprietà Facebook, il che la rende un’azienda con una forte protezione economica ed un bassissimo rischio di fallimento.

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