Dopo anni di scontri in tribunale, Apple ha finalmente vinto su Samsung chiedendo un risarcimento totale di 120 milioni di dollari. La corte suprema degli Stati Uniti ha riportato poche ore fa di aver voluto analizzare nel dettaglio il caso di violazione di brevetto presentato da Apple nel 2014 prima di concludere la disputa.
In particolare, la violazione presentata dalla società di Cupertino si riferisce al famoso brevetto slide-to-unlock sviluppato proprio dalla stessa Apple assieme a un altro che riguarda il quick links il quale converte automaticamente delle informazioni (come ad esempio un numero di telefono) in un collegamento ipertestuale. Samsung ha violato entrambi i brevetti.
Apple: la mela morsicata vince finalmente su Samsung per il brevetto slide-to-unlock
La sentenza è stata rinviata 2 anni dopo e poi presentata ancora una volta meno di 1 anno fa dal 2014. Dal 2016, la corte suprema ha chiamato in causa Samsung dove ha raggiunto il suo verdetto proprio nelle scorse ore su una funzione che ormai non viene utilizzata più né sugli smartphone Galaxy e né sugli iPhone. Tale feature, infatti, è stata ormai sostituita dal lettore di impronte digitali, dal riconoscimento facciale e dallo scanner dell’iride.
Naturalmente, l’azienda sudcoreana non è affatto soddisfatta del risultato. La società spiega che la corte dovrebbe valutare il caso di ripristinare le norme eque che promuovono l’innovazione e la prevenzione sugli abusi del sistema di brevetti.
Un portavoce di Samsung ha spiegato, poi, che la sentenza permetterebbe ad Apple di ottenere “ingiustamente” dei profitti da un brevetto non più valido. Sfortunatamente, l’azienda di Cupertino non ha ancora risposto al commento fatto dal rappresentante di Samsung. Quest’ultimo scontro da 120 milioni di dollari tra Apple e Samsung non è sicuramente la fine della guerra.
Le due società, infatti, non hanno ancora messo la parola fine alla causa più grande, ossia quella che originariamente ha dato all’azienda californiana una vittoria di oltre 1 miliardo di dollari contro la compagnia sudcoreana, successivamente è stata ridotta a 400 milioni di dollari. Quest’ultimo caso sarà presentato in tribunale a maggio per discutere nuovamente sulla modalità di calcolo dei danni.