Incidenti per le Google Car: 3 auto coinvolte da Settembre

Date:

Share post:

Il titolo che abbiamo scelto non è certo gentile verso una tecnologia così nuova, sperimentale e all’avanguardia come quella delle macchina self-driving, che riesce a guidare da sola, e portare i passeggeri fino a destinazione, ma la nostra “cattiveria” in questo caso è stata voluta, proprio per ragionare meglio sull’effettiva probabilità di riscontrare incidenti alla guida di un veicolo del genere.

In passato infatti, alla presentazione di questi nuovi gioiellini tecnologici, Google attraverso alcuni primi test effettuati su pista dichiarò di non aver riscontrato nessun incidente (Fonte), e visto l’intelligenza e la bassissima probabilità di errore di un sistema auto pilotato quindi, aveva alluso al fatto che gli incidenti automobilistici si sarebbero azzerati quasi del tutto, ma possiamo davvero esserne sicuri?

Ora, lungi da noi aprire una discussione sulla questione, anche perché sappiamo bene che effettivamente si tratta attualmente solo di numeri troppo esigui, e fare un’analisi sarebbe troppo superficiale essendo ancora troppo presto per parlare di statistiche in questo caso. Questi episodi però crediamo possano mostrare come in realtà anche in questo progetto, seppure teoricamente super sicuro, ci possa essere una “falla”, umana o meno, che può far scaturire un incidente, una considerazione da tenere bene a mente.

I dettagli sugli episodi

Prima di tirare somme e ragionare sugli aspetti legali della faccenda, che diventano forse il vero bandolo della matassa, cerchiamo di capire meglio per quanto è possibile i dettagli e le modalità con cui sono avvenuti questi 3 incidenti negli ultimi 6-7 mesi di test in California.

Nella Silicon valley infatti, sono state testate in questi due trimestri passati ben 42 autovetture self-driving, delle quali 3 “incriminate” sono di proprietà di Google, con il progetto sulle Lexus SUV.

Purtroppo non si sanno molti dettagli circa gli incidenti, visto che la legge vieta la rilevazione pubblica di dati del genere, ma Google ha rassicurato tutti che si tratta di errori umani, avvenuti per altro a velocità ridottissime sotto i 20 Km/h. Sicuramente crediamo a Google, ma la domanda che ci poniamo è: perché non rassicurare gli utenti rendendo questi dati pubblici?.

Si tratta di una tecnologia che prima o poi entrerà nell’uso quotidiano, e quindi avere delle statistiche dettagliate, magari condivise online, potrebbe aiutare l’azienda ad acquisire credibilità sul progetto, e gli scettici a ricredersi sulle effettive capacità di queste vetture autoguidate.

Magari il nostro appello cadrà nel vuoto, ma crediamo che una condivisione spontanea, in tempo reale, di tutte le vetture su un sito, potrebbe avere un forte impatto mediatico, e spingere anche altri stati a rendere possibile la circolazione di queste vetture in tempi più brevi. Attenderemo i prossimi mesi per capire se Google vorrà rendere pubbliche statistiche di guida e maggiore dettagli su questo esperimento, sperando che i nostri dubbi possano essere risolti.

Related articles

iPhone 17 Pro Max avrà un’autonoma da record

Mancano oramai poche settimane al lancio sul mercato dei nuovi iPhone 17 (settembre 2025). Stando agli ultimi rumor,...

Newgrange: la tomba misteriosa dell’Irlanda neolitica

Nel cuore dell’Irlanda orientale, a circa 50 km da Dublino, sorge Newgrange, un maestoso tumulo funerario costruito intorno...

L’Universo potrebbe avere una memoria: la teoria che riscrive le leggi della fisica

L’ipotesi rivoluzionaria della “Quantum Memory Matrix” La fisica moderna potrebbe essere sull’orlo di una nuova svolta. Florian Neukart, professore...

ADHD e TikTok: la disinformazione che può confondere le giovani menti

TikTok è diventato un punto di riferimento per milioni di adolescenti in cerca di informazioni e risposte. Tra...