A causa dei numerosi cambiamenti climatici il mondo potrebbe perdere gran parte della terra coltivata di caffè. Al momento il Brasile è il più grande produttore mondiale di caffè, che vedrà diminuire il suo terreno del circa 75%. Questo è il risultato di un nuovo studio condotto da alcuni scienziati in Svizzera che hanno valutato possibili impatti dei cambiamenti climatici su caffè, anacardi e avocado.
Tutti e tre questi alimenti sono importanti raccolti commercializzati in tutto il mondo che vengono prodotti da piccoli produttori ai tropici. Mentre il caffè serve principalmente come bevanda stimolante, avocado e anacardi sono colture alimentari ampiamente consumate che sono ricche di oli vegetali monoinsaturi e altri nutrienti benefici.
Lo studio suggerisce che è probabile che i cambiamenti climatici previsti si traducano in un calo significativo della quantità di terra adatta alla coltivazione di queste colture. A sua volta, ciò potrebbe avere un impatto sia sui coltivatori che sui consumatori di tutto il mondo. Finora gli studi si erano concentrati su alimenti di base come grano, mais, patate e semi che vengono coltivati in aree temperate. Al contrario, c’è stato meno lavoro sugli ecosistemi tropicali che costituiscono circa il 40% della superficie terrestre globale in cui oltre 3 miliardi di persone si guadagnano da vivere, con ben 1 miliardo di persone in più che dovrebbero farlo entro il 2050.
La nuova ricerca conferma ed estende in modo significativo i risultati del numero relativamente piccolo di studi esistenti sulle colture di caffè, anacardi e avocado. La nuova innovazione dello studio costituisce il fatto di esaminare i parametri del terreno e del suolo oltre ai classici fattori climatici. Ciò fornisce una visione più sfumata degli impatti futuri che potrebbero modificare in modo significativo l’idoneità di alcune regioni tropicali alla coltivazione. Inoltre lo studio integra ulteriori ricerche riguardanti l’olio di palma. spesso legata alla deforestazione, la palma da olio è ancora una delle colture tropicali più importanti in termini di nutrizione umana, contribuendo a sfamare più di 3 miliardi di persone.
Il team ha esaminato diverse analisi di modelli su come il cambiamento climatico potrebbe influire sull’incidenza delle malattie e sulla mortalità complessiva nella palma da olio. La netta conclusione è stata che è probabile che la mortalità degli alberi aumenterà in modo significativo dopo il 2050, probabilmente spazzando via gran parte del raccolto nelle Americhe. È probabile che parti della Cina, dell’Argentina e degli Stati Uniti diventino più adatte alla coltivazione del caffè proprio mentre artisti come Brasile e Colombia vedono la loro terra diventare meno adatta.
Pertanto, sarà necessario per noi adattarci ai cambiamenti in atto nei tropici, ad esempio spostando la coltivazione di colture specifiche in diverse regioni dove gli impatti climatici saranno più favorevoli. In termini di caffè, potrebbe anche passare da una bevanda a buon mercato da tutti i giorni a una prelibatezza da degustare in occasioni speciali, un po’ come un buon vino.
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