Non possiamo negarlo. Ci lamentiamo spesso delle velocità internet che abbiamo qui in Italia, soprattutto quando la rapportiamo a quelle dei paesi asiatici (Corea del Sud in primis) ed agli Stati Uniti d’America. Il problema comunque non vede coinvolta solo l’Italia ma anche molti altri paesi europei. La soluzione più logica sarebbe quella di stanziare dei fondi al fine di realizzare un’infrastruttura di rete di nuova generazione che sia all’avanguardia nei confronti dei paesi più sviluppati. In Italia, un progetto del genere lo potrebbe portare avanti Enel | Enel vuole realizzare la nuova rete in fibra ottica |. La soluzione tuttavia più economica a questi problemi potrebbe arrivare da un algoritmo made in Italy.
Ciò di cui vi stiamo parlando è un nuovo tipo di algoritmo che si chiama Alisa encoding e che è stato sviluppato dall’ingegnere italiano Giancarlo Costabile, laureato presso il Politecnico di Torino. Fino a questo momento non lo abbiamo mai sentito nominare ma grazie ad un articolo uscito su Panorama, abbiamo avuto modo di conoscere meglio il suo lavoro. Stando a quanto dichiarato nell’intervista rilasciata a Panorama, “Il mio algoritmo agisce sul codice su cui sono scritti i dati, non sui sistemi di trasmissione”. In parole povere vuol dire che integrando Alisa encoding sia all’interno dei server che gestiscono il traffico web e sia all’interno dei client che ne usufruiscono (PC, smartphone e tablet), si riuscirebbe a godere di una velocità di trasferimento dati fino ad 8 volte superiore.
Al momento non abbiamo molte informazioni tecniche su Alisa encoding ma sappiamo che l’ingegnere Costabile ci ha lavorato per parecchi anni ed è stato contattato in gran segreto da molte aziende del settore delle telecomunicazioni per testarlo sui loro sistemi. Una cosa molto importante da dire è che Alisa encoding funziona non solo per quanto riguarda la connettività cablata (ADSL e fibra) ma anche per quanto riguarda la connettività mobile (3G e 4G), per cui potremmo veramente avere un boost prestazionale a 360 gradi.
Attraverso una dichiarazione recente, possiamo escludere il coinvolgimento di Telecom Italia in questa storia. Ella dunque non è fra coloro che hanno contattato in segreto il signor Costabile per Alisa encoding.
Prima di lasciarvi, vi segnaliamo un passaggio dell’intervista realizzata dall’ingegnere Costabile in cui viene spiegato il perchè del nome Alisa encoding: “Si chiama “Alisa encoding” perché “riecheggia il nome della persona a cui mi sento più vicino”. Si tratterà probabilmente della moglie o della figlia, questo non lo sappiamo con precisione.
Sicuramente vi terremo informati sulla vicenda nel caso in cui emergano nuovi sviluppi futuri.