I ricercatori della Lancaster University hanno recentemente sviluppato una nuove tecnologia in grado di accelerare la ricerca di nuove galassie nell’universo. Lo studente Matthew Chan, lo scorso 4 Luglio presso la riunione di astronomia nazionale della Royal Astronomical Society, il Deep-CEE. Il nuovo strumento, il cui nome è l’abbreviazione di “Deep Learning for Galaxy Cluster Extraction and Evaluation“, utilizza l’intelligenza artificiale per individuare e localizzare nuovi gruppi e ammassi di galassie.
La maggior parte delle galassie di cui siamo a conoscenza si trova in luoghi a bassa densità. Gli ammassi di galassie al contrario, sono più rari e per questi più difficili da individuare. Tuttavia, il loro studio, può aiutare gli scienziati a comprendere meglio la materia oscura. Grazie alla nuova intelligenza artificiale, gli astronomi avranno più possibilità di individuarli.
Il Deep-CEE
Il nuovo metodo di osservazione si basa sull’unione del vecchio approccio di Abell e l’intelligenza artificiale. Quest’ultima, dopo aver osservato lo spazio circostante tramite un telescopio, analizzerà le immagini a colori per identificare gli ammassi di galassie. La tecnologia è concepita in modo da imitare il cervello umano. Essa è capace di riconoscere gli oggetti distinguendo modelli e colori specifici.
L’intelligenza artificiale è stata addestrata tramite la classificazione di oggetti noti. In questo modo l’algoritmo ha imparato ad identificare gli ammassi di galassie tramite immagini già esistenti. Matthew Chan ha affermato: “Abbiamo applicato con successo Deep-CEE allo Sloan Digital Sky Survey. In definitiva, eseguiremo il nostro modello su indagini rivoluzionarie come il Large Synoptic Survey Telescope (LSST) che esplorerà sempre più in profondità nelle regioni dell’Universo mai prima esplorato“.