Lanciato nel Settembre del 2014, il progetto Android One ha già contribuito a portare milioni di smartphone e tanti servizi nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, il vero boom di questo progetto non è ancora avvenuto, almeno stando a quanto dichiarato da Caesar Sengupta, Vice Presidente e Product Manager di Google, attraverso un’intervista rilasciata al The Economic Times.
Egli ha voluto sottolineare la ferma intenzione di Google di portare la tecnologia mobile in maniera massiccia nei paesi in cui lo sviluppo politico e sociale è ancora in fase di costruzione. Per fare ciò, il punto su cui ci si sta soffermando maggiormente è la compressione dei dati. Riuscendo infatti a comprimere quanto più possibile un determinato file, lo si rende sicuramente più fruibile attraverso delle infrastrutture di rete non sviluppate come quelle presenti negli USA.
In Google vogliamo essere sicuri che ci stiamo preparando bene per il nostro prossimo miliardo di utenti. Uno dei più grandi paesi in cui operiamo, che per noi è un importante punto di riferimento, è l’India. Lì ci vedrete fare diversi annunci su tutta la nostra linea di prodotti.
…Non stiamo rallentando sul programma, anzi, siamo molti impegnati su Android One che ora è presente in sette paesi. Nel complesso, continuiamo a lavorare insieme ai produttori. Stiamo anche pensando a telefoni specifici per mercati specifici. Quando Android One è stato lanciato, non si è mai sentito parlare di upgrade o aggiornamenti software OTA. Ma ora, vedrete che la maggior parte produttori e rivenditori stanno parlando di Lollipop, e di aggiornamenti alle più recenti versioni
Parlando poi del lancio non proprio trionfale di Android One, il signor Sengupta ha dichiarato che Google ha imparato molto dai suoi errori passati (non citando espressamente Android One) e che essi serviranno per costruire dei servizi sempre migliori in futuro. Uno dei problemi che ha afflitto gli smartphone Android One all’inizio sono stati i canali di distribuzione: non essendo disponibili in tutti i negozi, tali smartphone erano difficili da acquistare, cosa che non succede più adesso e decisamente non succederà in futuro.