L’ape, da sempre simbolo di operosità, è una componente molto importante non solo nella storia evolutiva di moltissime specie animali e vegetali, ma anche e soprattutto nella diversificazione delle piante da fiore, ossia le angiosperme. La maggioranza delle api sfrutta infatti polline, nettare, oli, cere, profumi e resine provenienti da diverse piante da fiore per il nutrimento delle larve e degli esemplari adulti, nonchè per dinamiche legate alla riproduzione e alla costruzione dell’alveare.
L’ape rinvenuta in Birmania è uno dei più antichi antenati delle api moderne
Le api moderne si sono infatti evolute da vespe apoidee, una varietà carnivora. Non si sa molto, tuttavia, sui cambiamenti subiti dalle vespe che hanno portato da una dieta carnivora ad una prevalentemente basata su pollini e nettari. L’ape primitiva è peraltro una specie così interessante che il professor Hendrik Nicholas Poinar, direttore dell’Antico DNA Center presso la McMaster University di Hamilton, in Ontario, ha deciso di creare un nuovo genere e famiglia per questa specie: le Discoscapidae. Chiamato Discoscapa apicula, l’antico insetto era una piccola ape nera, priva della fine peluria caratteristica delle moderne api.
“La documentazione di cui disponiamo riguardo i fossili di api è piuttosto vasta, ma la maggior parte di essa proviene da resti risalenti a più di 65 milioni di anni fa e ci mostrano esemplari ancora molto simili alle api moderne. Fossili come quello considerato in questo studio possono dirci molto sui cambiamenti subiti dai discendenti delle vespe fin quando hanno iniziato a nutrirsi di polline“. Il singolo esemplare femminile di Discoscapa apicula è posizionato sul bordo di un piccolo pezzo di ambra ed è stato rinvenuto in una miniera nel 2001, nella valle di Hukawng, nello stato di Kachin, in Birmania.