Secondo gli analisti di IDC sono i fitness tracker a dominare la scena del mercato di vendite internazionale a scapito degli smartwatch, e tra questi anche Apple Watch che, a motivo di ciò, risulterebbe in calo sul piano delle vendite. Ma Tim Cook, CEO della Compagnia, non pare affatto preoccupato, ed anzi si dice pienamente ottimista in relazione alle vendite del nuovo modello: Apple Watch 2 va alla grande.
L’ultimo trimestre, secondo i report rilasciati per conto della società d’indagine e statistica IDS, sono calati nettamente rispetto al periodo precedente in quanto ad adozioni nel ramo del settore indossabile, i cosiddetti wearable intelligenti. Bene, invece, il settore degli indossabili in linea generale, che conosce nel periodo un aumento percentuale di tre punti rispetto all’anno precedente, raggiungendo così quota 23 milioni di dispositivi venduti.
Un mercato, quello degli indossabili intelligenti, che si muove specialmente grazie all’apporto fornito dai cosiddetti fitness tracker, che pesano per un buon 85% sull’intero mercato e vedono un raddoppio delle adozioni rispetto ai periodi antecedenti. Sono stati i nuovi modelli ad ampliare il parco utenza in tale direzione. Una situazione destinata a protrarsi fino alla fine di quest’anno ed oltre.
Il senior research analyst di IDC ha affermato che:
Stiamo osservando un notevole cambiamento nel mercato. Si supponeva che gli smartwatch dovessero prendere la leadership, ma i wearable con funzioni base ora regnano supremi. La semplicità è l’elemento di crescita e questo è ben riflesso dalla lista dei principali produttori, di cui quattro su cinque offrono un prodotto semplice dedicato al fitness
Del resto non gli si può certo dare torto. Lo provano accessori da polso come i Fitbit, indiscusso leader del mercato cui segue Xiaomi, con la sua intramontabile Mi Band ed il Garmin che chiude il podio in terza posizione sul piano mondiale delle preferenze.
Appena poco sotto abbiamo, invece, Apple che pur si dice ottimista a proposito di quello che, attualmente, è il suo volume di vendita sui mercato internazionali degli indossabili. In proposito, l’analista si è espresso con pareri, invece, contrastanti rispetto alla positività di Tim Cook:
La decisione di presentare la seconda generazione di Watch a metà settembre, verso la fine del trimestre, ha contribuito al declino su base annua
Tale declino, in particolare, si deve all’adozione di un’Interfaccia Grafica Utente tutt’al più antiquata e davvero poco intuitiva che si somma, anche per Apple Watch, allo scarso interesse maturato dal pubblico nel periodo nei confronti di una tecnologia forse anceh troppo sopravvalutata. Le tabelle riassuntive in relazione all’andamento dei fitness tracker, d’altro canto, parlano chiaro:
Addirittura al di sotto di Apple, in questa classifica, troviamo Samsung, che pur aveva puntato su Note 7 per il rilancio dei suoi wearable da polso della linea Gear Fit 2 ed Icon X. Il preventivo ritiro dal mercato, però, ha causato un vero e proprio sfacelo che, in quest’ottica commerciale, ha minato lo sviluppo e la crescita aziendale nel comparto. La nota curiosa, che di certo stona rispetto a quanto divulgato da IDC, è l’atteggiamento di Tim Cook che, seppur di fronte a dati lampanti, si dice soddisfatto delle vendite, affermando con una certa leggerezza che: “Le vendite di Apple Watch vanno alla grande!”.
Durante la prima settimana di shopping natalizio, il nostro venduto di Apple Watch è stato il più alto di qualsiasi altra settimana nella storia del prodotto. Come ci aspettavamo, siamo sulla buona strada per segnare il miglior trimestre di sempre per Apple Watch
Stando alle parole di Tim Cook pare ci si trovi di fronte ad uno dei regali più popolari di questo 2016. Disaccordo o eccesso di ottimismo? No, se si esamina il punto di vista del CEO Apple, il quale fa sicuramente riferimento ad un ben definito lasso di tempo che contempla soltanto quello che è l’ultimo ritrovato e non la sua prima revisione, quella presa in considerazione, invece, dagli analisti.
Per sapere a chi dare effettivamente ragione si dovranno attendere, quindi, i dati di riferimento del quarto trimestre. E voi, personalmente, che cosa ne pensate? Preferite gli smartwatch o le smart band? A voi la parola.
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