Sono in tanti a chiedersi che cosa rappresenti, all’interno dei contesti operativi dei sistemi Linux e Mac OS, la cartella denominata Lost+Found. La cartella suddetta rientra nei temi essenziali del file system, ovvero sia di quella struttura e partizione logica che ha il compito di formare l’albero delle nostre directory (cartelle).
Tra queste cartelle, quindi, abbiamo anche /lost+found, il cui compito è stato ben definito dal programmatore di sistema. Qui si trovano i file danneggiati che, all’occorrenza, possono essere recuperati. Ma scopriamo come opera precisamente.
A cosa serve la cartella Lost Found nei sistemi Linux o Mac.
Il suo funzionamento è stato sommariamente definito nelle poche righe sopra esposte, ma la precedente esposizione è fin troppo semplicistica per i nostri scopi. Di fatto, la cartella è ben più di questo e si rende disponibile ad ospitare tutti quei file che, per qualche motivo, risultano in parte o totalmente corrotti. Su Linux System, in particolare, la digitazione del comando fsck (abbreviazione di: File System ChecK) avvia il controllo dello stato del disco e, proprio a seguito di ciò, se si rilevano file orfani o danneggiati nella struttura del File System, questi vengono indirizzati alla directory Lost+Found, la quale quindi diviene un contenitore virtuale di tutti i bit corrotti.
Un esempio pratico ci viene fornito da un improvviso black-out che porta allo spegnimento del nostro computer e, quindi, ad una interruzione improvvisa della scrittura file su disco durante le relative operazioni. Il tal caso, lo strumento di sistema fsck esamina in automatico il file system al successivo avvio del sistema (allo stesso modo del controllo disco rigido C:\ su Windows, tanto per intenderci) e, se trova dati danneggiati, li colloca nella cartella Lost+Found.
Una funzione molto simile la troviamo su Mac OS X, dove l’esecuzione dell’Utility Disco porta alla scrittura dei file danneggiati nella directory. La maggior parte dei file system Unix-based possiede una cartella Lost+Found, tra cui ext2, ext3, ext4 su Linux, così come il file system HFS + su OSX. Alcuni file system diversi dai precedenti non la utilizzano, ma i casi di utilizzo estraneo sono piuttosto sporadici.
Dove si trova la cartella Lost+Found
La directory principale, essendo parte integrante del file system e, quindi, direttamente correlata al sistema operativo ospite nel disco rigido, può essere trovata in root, con la dicitura Lost+Found.
Ciò significa, secondo quanto riferito, che se abbiamo attive più partizioni, troveremo una di queste directory su ogni partizione creata. Avendo una partizione Home, ad esempio, la cartella sarà su Home/Lost+Found e, pertanto, sarà proprio qui che ritroveremo i dati orfani della partizione, allo stesso modo di unità esterne USB montate e formattate secondo file system Unix.
La cartella, ad ogni modo, è spesso impostata in modalità nascosto e, proprio per questo, potrebbe rendersi necessario procedere alla sua visualizzazione mutando lo stato di visibilità delle directory.
Come visualizzare il contenuto di una cartella Lost+Found
Per poter visualizzare il contenuto impresso all’interno della cartella Lost+Found si deve accedere alla console con privilegi da amministratore e, dalla shell Bash, digitare quanto segue:
sudo su cd / lost + found LS
Può darsi che la cartella sia vuota, in quanto non sono stati rinvenuti errori nella struttura dei dati del file system oppure, in caso di esito positivo, si avrà un listato con in output tutte le indicazioni sui file ivi contenuti.
Recuperare i dati Linux da una cartella Lost+Found
Se qualche tipo di file viene ospitato all’interno della suddetta cartella, molto probabilmente si tratta di un frammento, piuttosto che di un file orfano. In questa situazione, tentare un recupero puntando alla ricostruzione della struttura originaria che consenta la lettura del contenuto risulta assai difficile.
Se non si sono persi dati veramente importanti, non c’è bisogno di preoccuparsi di ciò che è contenuto all’interno della directory Linux o Mac OS, sebbene si possa tentare il recupero di file orfani spostandoli nella loro posizione originaria (come avviene su Windows dal Cestino, per intenderci). Il ripristino della posizione, ad ogni modo, non garantisce il re-integro funzionale che garantisca l’accesso ai dati.
Se vi state chiedendo se sia possibile eliminare fisicamente la cartella dal sistema la risposta è chiaramente no, essendo parte integrante della struttura ad albero delle directory. Al contrario, invece, possiamo eliminarne il contenuto (un po come avviene in Windows con la cartella Temp, per i file temporanei) per recuperare prezioso spazio su disco.