Il governo del Giappone conferma quello che aveva annunciato la stampa pochi giorni fa. Ovvero l’esclusione delle case cinesi Huawei e Zte negli appalti pubblici. Per salvaguardare i rapporti commerciali con la Cina, non fa però direttamente i nomi delle due aziende.
Il Governo Giapponese accoglie l’appello lanciato da Donald Trump
Sembra che le due aziende cinesi saranno escluse dagli appalti pubblici in ambito sia finanziario che militare, per i presunti rischi di cybersecurity.
Questa decisione già annunciata qualche giorno fa dalla stampa segue quella del governo statunitense dello scorso anno. Con il “National Defense Authorization Act” infatti, il governo americano aveva vietato i devices delle due aziende cinesi, all’interno degli apparati statali. Questo perché i due colossi cinesi erano stati sospettati di collaborare con il governo del loro paese. Dopo questa decisione Trump aveva inoltre chiesto ai paesi alleati, di fare altrettanto.
Dopo Australia e Nuova Zelanda, Anche il Giappone segue gli USA
Anche il governo Giapponese quindi, così come fecero quelli di Australia e Nuova Zelanda, segue gli USA escludendo i due colossi Cinesi. Anche la compagnia telefonica British Telecom ha deciso di eliminare tutti i dispositivi Huawei e Zte dal nucleo delle sue reti, dove sono custoditi i dati dei clienti e li escluderà inoltre dalle gare di appalto per lo sviluppo del 5G.
I rapporti commerciali tra Cina e Giappone
Il governo esecutivo di Tokyo non ha però fatto nessun tipo di riferimento diretto alle due aziende nell’annuncio del provvedimento. Si è limitato a rimarcare la rigidità della delicata procedura dei contratti che potrebbero riguardare, anche indirettamente, la sicurezza nazionale del paese del Sol Levante.
Questo provvedimento arriva anche dopo l’arresto in Canada, della figlia del creatore di Huawei e CEO dell’azienda, Sabrina Meng. La Meng è accusata di aver violato le sanzioni all’Iran e potrebbe essere estradata negli Stati Uniti. Si complicano quindi ulteriormente i rapporti, soprattutto commerciali, tra Cina e USA.