Da anni non si sente parlare delle scie chimiche e il che è una fortuna visto che si tratta di un argomento di livello bassissimo. Nonostante questo però alcuni studi hanno evidenziato che effettivamente le strisce di condensa lasciati dagli aeri in volo non sono così innocue. Saranno anche vapore, piccoli cristalli di ghiaccio, ma nonostante la loro fredda presenza nella parte alta dell’atmosfera l’effetto che hanno è opposto; in sostanza sta facilitando alcuni effetti del riscaldamento climatico.
Uno degli studi è relativo al 2011 ha preso in esame questo formazioni di cristallo, note anche come contrail cirrus. La loro presenza può durare da diversi minuti ad ore nel cielo a seconda della condizione del tempo. Per tutto il tempo che la loro formazione tiene allora assorbono il calore peggio delle emissioni di anidride carbonica prodotte dagli stessi aeroplani. Questo effetto è noto come forzante radiativo e visto il numero di aerei in volo ogni giorno, l’impatto è significativo.
Condensa degli aerei e l’effetto sul pianeta
Uno studio più recente condotto da Burhardt ha preso in esame invece il numero di voli e hanno calcolato che rispetto ai voli che venivano effettuati nel 2006, nel 2050 questo numero sarà triplicato. Lo scenario non è dei migliori e in realtà non sembrano esserci dei piani per ridurre queste emissioni; le principali compagni aeree stanno studiando un modo per ridurre quelle di CO2 e non la condensa.
Una dichiarazione dello scienziato atmosferico David Lee: “Il forzante radiativo della contrail cirrus è infatti molto più grande di quello della CO2 dall’aviazione, ma paragonare la RF di un effetto climatico di breve durata a quello di un gas a effetto serra a lunga vita è pieno di difficoltà come gli effetti della CO2 durano molte migliaia di anni a causa della sua lunga vita.”