Il Regno Unito, a guardare i semplici numeri come i nuovi casi giornalieri di contagio, non sembra essere uno dei paesi più preoccupanti rispetto alla pandemia in corso. Detto questo, ci sono altri segnali che invece agitano gli esperti in materia. Proprio a causa di questo, il paese sembra essere di fronte a dei nuovi lockdown anche se mirati ad alcune regioni e non generale.
Quasi nessuno vuole ritornare a una quarantena, ovviamente, ma il non fare niente potrebbe portare a scenari particolarmente gravi. Se non venisse intrapresa nessuna aziona contenitiva, il paese potrebbe ritrovarsi con oltre 50.000 nuovi casi giornalieri verso la metà del prossimo mese, ottobre.
Non è il solo numero legato ai futuri possibili nuovi contagi, ma anche quello dei morti. Sempre in quel periodo il Regno Unito potrebbe arrivare a toccare oltre 200 morti al giorno, un numero inferiore rispetto ai giorni con i numeri più alti della prima ondata, ma comunque fin troppi.
Coronavirus: preoccupazioni e future restrizioni
Le parole degli esperti: “Dato che abbiamo soffocato in un fine settimana piuttosto caldo di fine settembre qui nel Regno Unito (e in gran parte dell’Europa), il fatto che il virus si stia già diffondendo abbastanza rapidamente è una grande preoccupazione. Non sembra che le vittime diventeranno un problema tanto grande quanto lo erano nella prima ondata, ma è davvero difficile capire quali siano le strategie dei governi al momento. Quasi tutti non vogliono un ulteriore blocco su larga scala, ma non vogliono nemmeno che il virus si diffonda. Non sarà facile da risolvere per entrambi e, in quanto tale, saranno piuttosto difficili alcuni mesi avanti se settembre vedrà numeri così alti come lo sono già.”