Com’era intuibile, si sta tornando a parlare di Covid-19 un po’ dovunque. In Italia il tasso di positività si sta alzando sempre di più a causa delle ultimi varianti in circolazioni. Si parla specificatamente della BA.4 e BA.5, ceppi dell’Omicron ormai dominanti e che hanno tratti particolarmente fastidiosi. Secondo nuovi studi sono infatti in grado di superare le difese fornite dai vaccini utilizzati finora e anche dei trattamenti basati sugli anticorpi.
Le parole dei ricercatori della Columbia University: “Il virus sta continuando ad evolversi, come previsto, e non sorprende che queste nuove sottovarianti più trasmissibili stiano diventando più dominanti in tutto il mondo. Capire come i vaccini e i trattamenti anticorpali attualmente disponibili resistono alle nuove sottovarianti è fondamentale per lo sviluppo di strategie per prevenire malattie gravi, ricoveri e decessi, se non infezioni.
Covid-19: un’altra ondata
“Il nostro studio suggerisce che, poiché queste sottovarianti altamente trasmissibili continuano ad espandersi in tutto il mondo, porteranno a infezioni più rivoluzionarie nelle persone vaccinate e potenziate con i vaccini mRNA attualmente disponibili. Nell’ambiente attuale potrebbe essere necessario guardare allo sviluppo di nuovi vaccini e trattamenti in grado di anticipare l’evoluzione in corso del virus SARS-CoV-2″.
Si sapeva che avremmo dovuto iniziare a convivere con il Covid-19 e ormai è così anche se però non sembriamo ancora aver raggiunto un punto in cui la pericolosità del virus sia ritenuta a un livello accettabile, come per l’influenza per esempio. Finché ci sarà un numero crescente di persone ospedalizzate non sarà possibile prendere sotto gamba la pandemia.