Il deserto oceanico: un cimitero di veicoli spaziali e quasi privo di vita

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C’è un punto nell’Oceano Pacifico considerato un deserto per via della quasi assenza di vita. Si trova al centro della parte meridionale dell’enorme specchio d’acqua salato. È considerato un punto inaccessibile, il cuore del Gyre del Sud Pacifico, Point Nemo; potremmo stare qui a elencare epiteti all’infinito. Per certi versi è più conosciuto come il cimitero di veicoli spaziali, il luogo scelto per far schiantare i vari satelliti o quelle navicelle che rientrano sulla Terra.

Non c’è niente. La vita sembra quasi non esserci e questo per una serie di motivi. La distanza dalla terra ferma è uno di questi in quanto quest’ultima fornisce tante sostanze nutritive che non arrivano fino a lì. Anche le correnti svolgono un ruolo fondamentali, così potenti che creano una zona separata dal resto dell’oceano. Infine, tra le cause più importanti, ci sono gli alti livelli di UV dovuti alla capacità di quella superficie completamente liscia e scura di attirare la luce del sole.

 

Il deserto oceanico

Ovviamente definirlo privo di vita è scorretto. Delle forme ci sono, solo che risulta difficile studiarle, ma un gruppo di ricercatori ci ha voluto provare. Analizzando l’acqua con la migliore tecnologia disponibile si sono accorti che la concentrazione di cellule nelle acque superficiali è un terzo rispetto alla media. Il punto più basso mai registrato. C’erano gruppi di batteri diversi che vivevano a zone differenti, chi più in superficie e chi fino a una profondità di 500 metri.

Di più non è stato trovato. In parole parole si tratta delle acque più limpide del nostro pianeta.

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