Come possiamo vedere quasi ogni giorno escono nuove diete o piani alimentari che vanno subito di moda, ma non tutte hanno un serio controllo scientifico. Tuttavia, il digiuno intermittente potrebbe essere l’eccezione. Quest’ultimo prevede di evitare di assumere diversi alimenti in un determinato arco temporale, che va da 16 ore a diversi giorni, e ciò sta diventando sempre più popolare.
Inoltre è stato dimostrato che ha come beneficio la perdita di peso e proprio per questo motivo viene spesso consigliata dagli esperti a chi soffre di diabete di tipo 2. Ciò perché è in grado di avere effetti benefici sulla glicemia, sulla sensibilità all’insulina e addirittura sulla progressione della malattia.
Digiuno intermittente, un possibile aiuto contro il diabete di tipo 2
Le persone con diabete di tipo 2 sono quelle che possono trarre maggior beneficio dal digiuno intermittente, ma ci sono anche alcuni problemi di sicurezza. Questo perché questa tipologia di dieta ha alcuni dei maggiori potenziali problemi di sicurezza, a causa dei farmaci che le persone con questa patologia sono costrette a prendere quotidianamente. La maggior parte delle persone con diabete di tipo 2, in particolare per quelle che non assumono farmaci per controllare la glicemia, la ricerca indica che il digiuno intermittente è sicuro e probabilmente benefico. Tuttavia, il digiuno intermittente non è adatto a tutti.
Un basso livello di zucchero nel sangue, noto anche come ipoglicemia, può causare battito cardiaco accelerato, sudorazione, tremori e altri sintomi. Se grave, può indurre debolezza, convulsioni o persino la morte. Le persone con diabete di tipo 2 sono maggiormente a rischio di ipoglicemia, specialmente se trascorrono lunghi periodi senza mangiare, e questo è stato uno dei primi pericoli esaminati dagli esperti nel valutare la sicurezza del digiuno intermittente. L’incidenza dell’ipoglicemia è aumentata tra le persone con diabete di tipo 2 che hanno tentato il digiuno intermittente. Tuttavia, questo aumento era in linea con i risultati di altre diete dimagranti, compresi gli approcci convenzionali che incoraggiano le persone a consumare meno calorie su base giornaliera.
Le persone che stanno assumendo questi farmaci potrebbero ridurre i rischi di pericolosi cali di zucchero nel sangue lavorando a stretto contatto con un medico, monitorando più attentamente la glicemia nei giorni di digiuno, e istruirsi su come gestire un episodio di ipoglicemia. Quindi seguire questa tipologia di dieta non è del tutto impossibile per queste persone, ha bisogno solo un po’ d’attenzione. Inoltre lo studio ha scoperto che il digiuno intermittente aiutava la perdita di peso e misure migliorate della glicemia a digiuno, dell’emoglobina A1C e della qualità generale della vita. Le persone dovrebbero comunque consultare qualcuno che cura il diabete, un medico come un endocrinologo o almeno un nutrizionista addestrato nel trattamento del diabete.
Foto di Polina Tankilevitch