Ogni autunno questa domanda ci perseguita: quanto sarà efficace il vaccino antinfluenzale? E mai come quest’anno questo pensiero è sempre più forte. Sebbene secondo gli esperti la risposta è molto complessa e non si può avere una risposta certa, ma al momento il vaccino è la soluzione migliore e sicura per una maggior prevenzione e protezione di ammalarsi gravemente.
Se guardiamo agli anni passati possiamo notare che c’è stato un enorme aumento su quanto il vaccino sia efficace. È tutta una questione di cercare metodicamente di predire il futuro. L’Organizzazione mondiale della sanità ha una rete di circa 148 laboratori in 120 paesi, che raccolgono campioni da persone con sintomi simil-influenzali. Questo gruppo si riunisce un paio di volte all’anno e fa una domanda piuttosto semplice: guardando i ceppi di vaccino che abbiamo ora, quanto si avvicinano ai ceppi che pensiamo predomineranno tra sei mesi?.
Vaccino antifluenzale, è davvero così efficace quest’anno?
Ogni paese produce vaccini che ritengono essere migliori per la loro popolazione. Al momento tutti i vaccini quest’anno sono quadrivalenti, ossia che proteggono da quattro ceppi di influenza, due di tipo A e due di tipo B. Quando quella corrispondenza è buona, riduce il rischio di malattia per gli adulti sani tra il 40 e il 60 percento. Tuttavia di recente, come abbiamo visto con il Covid-19, i ceppi possono modificarsi e possono compromettere tutto il lavoro per creare nuovi vaccini antinfluenzali.
L’anno scorso, grazie a tutto il lavaggio delle mani, al distanziamento sociale e all’uso della mascherina, abbiamo avuto una delle stagioni influenzali più lievi della storia recente. Ci sono stati drammaticamente meno malattie, ricoveri e decessi. Oltre alle moltissime restrizioni c’è stato anche un numero record di vaccini antinfluenzali distribuiti nella scorsa stagione. Ciò può essere una cosa positiva, ma non lo è per i ricercatori che non avevano abbastanza dati per i vaccini di quest’anno.
Come abbiamo visto con il vaccino Covid-19, anche se il vaccino antinfluenzale non ci impedisce di contrarre l’infezione, diminuisce sicuramente il rischio di contrarre gravemente la malattia. Se il vaccino antinfluenzale è efficace solo al 50%, quel 50% è davvero importante, perché l’influenza può uccidere. Può portare a malattie gravi, in particolare le nostre popolazioni vulnerabili, come coloro che hanno più di 65 anni o hanno una storia di asma o BPCO.
Uno studio ha riferito che c’era un rischio ridotto di morte del 31% rispetto a chi non era vaccinato. Quando si sommano i numeri, si stima che il vaccino antinfluenzale prevenga milioni di malattie influenzali, visite mediche e ricoveri ogni anno, e in un anno in cui gli ospedali sono stati sopraffatti da pazienti Covid-19, si liberano molte risorse. Infine gli esperti ci esortano comunque a fare il vaccino antinfluenzale a prescindere dal fatto che ci stiamo ancore riprendendo da altri virus. E ancora visto i precedenti anni con livelli bassi di casi, quest’anno potrebbe presentarsi in una forma più forte.
Foto di LuAnn Hunt da Pixabay