Per quanto sembri strano, le coste del permafrost costituiscono un terzo delle coste totali del nostro pianeta. Tutte queste sono zone di terra costantemente erose dagli agenti climatici, ma quelle artiche lo sono ancora di più. Anche il terreno si abitua ad un certo tipo di terreno e i continui cambi di temperatura le stanno danneggiando. In una sorta di circolo vizioso, uno studio ha evidenziato che questo fenomeno sta favorendo a sua volta il cambiamento del clima.
L’erosione delle coste e il clima
Le parole di George Tanski, autore principale: “I bilanci del carbonio e le simulazioni climatiche hanno finora perso l’erosione costiera nelle loro equazioni anche se potrebbe essere una fonte sostanziale di anidride carbonica. La nostra ricerca ha scoperto che l’erosione delle coste del permafrost può portare al rapido rilascio di quantità significative di CO2, che si prevede aumentino con l’accelerazione dell’erosione costiera, l’aumento delle temperature, il ghiaccio marino e le tempeste più forti che colpiscono le coste dell’Artico.”
Per cercare di capire quanta anidride carbonica viene effettivamente rilasciata con l’erosione, sono stati presi campioni lungo diverse coste. Hanno successivamente mischiato il terreno con l’acqua di mare per misurare i gas sera emessi. Le emissioni in sé sono state notevoli.
Lo studio ha portato alla luce un nuovo aspetto che finora era stato sottovalutato. I nuovi dati saranno utili per ricalcolarne altri che erano stati fatti con quelli a disposizione in precedenza. Errori come questi sono noti e purtroppo solo in rari casi l’errore risulta a nostro favore; è quasi sempre una sottovalutazione e mai una sopravvalutazione.