A quanto pare il fenomeno delle esplosioni non è da circoscriversi alle vicende strettamente correlate al caso Galaxy note 7 ma riguarda anche i device della nuova linea Apple iPhone 7 Plus che in ultimo hanno manifestato alcuni problemi specifici verso cui la società si è posta con una nuova indagine mirata.
Un iPhone 7 Plus ha improvvisamente preso fuoco danneggiandosi a partire dalla zona retrostante della scocca posteriore. Gli interessati di Cupertino hanno aperto un fascicolo di indagine che fornisca un’idea chiara e precisa sulle dinamiche della vicenda, mentre la stessa ha provveduto prontamente alla sostituzione del terminale incriminato con un nuovo modello.
La vicenda ha origine negli USA, dove una ragazza ha postato online una foto del suo iPhone 7 Plus danneggiato. Il rischio è stato tangibile, in considerazione del fatto che il device si trovava al momento in stati di ricarica ed a breve distanza dalla sua testa. La ragazza racconta di trovarsi a letto con il ragazzo e di essersi accorta che dal suo telefono si era sprigionato un fumo diffuso.
La ragazza è intervenuta prontamente scagliando il telefono a debita distanza e dopo pochi secondi questo è letteralmente esploso sotto gli occhi degli interessati che sono usciti fortunatamente incolumi dalla situazione.
L’interessata si è recata quindi all’Apple Store più vicino con in mano l’iPhone bruciato raccontando l’accaduto e dichiarando di essere totalmente estranea alla vicenda. La giovane ragazza ha anche detto che fino a quel momento il telefono non aveva mai manifestato segni di malfunzionamento e che comunque il device era stato sempre ricaricato con prodotti originali, il che ha escluso a priori l’utilizzo di caricabatteria iPhone 7 contraffatti.
Il caso riconduce direttamente all’episodio degli scorsi mesi avutosi con Samsung Galaxy Note 7, portatosi al ritiro definitivo dal mercato di distribuzione di massa a seguito di una serie di richiami internazionali e limitazioni all’utilizzo. L’obiettivo della software house è quindi quello di evitare un remake della situazione creatasi per i prodotti made in South Korea e quindi delle potenziali ripercussioni negative di un ritiro dal merchandising.
La società ha disposto l’immediata sostituzione del terminale difettoso con uno nuovo ma è certamente un fatto che qualcosa deve essere rivisto in quelli che sono i moderni processi tecnologici e le fasi di testing sul campo dei nuovi dispositivi. Non trovi? Hai riscontrato anche tu problemi simili? Rilasciaci pure la tua personale testimonianza.
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