Un ricercatore ha assistito a un incontro straziante in una palude salata della Georgia quando un pesce ha trascinato un passerotto in una fossa acquosa. I passeri di mare di solito tengono in equilibrio i loro nidi nell’erba palustre, ma i ricercatori ritengono che il cambiamento climatico abbia causato un aumento precipitoso delle maree nell’area. Di conseguenza il nido di un uccello è stato allagato, mettendo il suo cucciolo proprio sul percorso del pesce.
Gli uccelli affrontano una varietà di minacce, dai predatori alla perdita dell’habitat. Una sottospecie, il passero marino scuro, si è estinta alla fine degli anni ’80. Altri, come il passero di mare di Cape Sable, sono in pericolo a causa della distruzione dell’habitat dovuta alle inondazioni e all’adattamento ai terreni agricoli. Questi passeri devono eseguire un delicato equilibrio: se mettono i loro nidi troppo in alto lasciano i loro piccoli vulnerabili agli attacchi di uccelli rapaci ed altri cacciatori. Se troppo basso, però, il nido si allagherà e i loro piccoli annegheranno.
Il drammatico incontro tra un uccellino e un pesce predatore
Miracolosamente, in questo caso il cucciolo è riuscito a rimanere a galla per un po’ di tempo. Tuttavia non è stato in grado di tenere a bada un pesce che saltellava oltre il bordo del nido. Il pesce era un “mummichog”, un comune pesce della costa orientale noto per abitare le acque costiere salmastre. Secondo quanto riportato sul Wilson Journal of Ornithology, il mummichog ha trascinato l’uccellino sotto la superficie dell’acqua finché non è annegato.
I mummichog, noti anche come pesci del fango, sono alimentatori opportunisti. Normalmente mangiano piante, insetti, alghe e persino altri pesci, ma forse il nidiaceo si è rivelato un piacere troppo allettante per essere ignorato. I conservazionisti sono preoccupati per il MacGillivray perché è minacciato dagli stessi fattori del passero di Cape Sable in via di estinzione. Ma il Fish and Wildlife Service ha rifiutato di classificarlo come specie protetta. Gli uccelli sono anche minacciati dall’innalzamento del livello del mare causato dal riscaldamento globale, secondo il Center for Biological Diversity.