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Google PlayStore ospita oltre 400 applicazioni malware

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Come di certo tutti sapranno, Android non è certo il sistema più sicuro ed affidabile visto sin oggi. Google ha messo in piedi un OS aperto a tutti ed a tutte le personalizzazioni, con libertà sia nei confronti degli utenti finali che degli sviluppatori incaricati di rilasciare i prodotti finali ai consumer tramite il market predefinito che noi tutti conosciamo.

Il prezzo di queste libertà, comunque, si traduce nell’indiscriminata pubblicazione di prodotti di dubbia utilità spesso e volentieri mascherate sotto il nome di innocue app che, alla luce di un esame più approfondito, risultano essere dei veri e propri virus in piena regola.

Google, dal canto suo, sta facendo di tutto per scardinare il fenomeno disponendo di sempre più ferrati controlli sui prodotti rilasciati dai developers ma, secondo l’ultima ricerca, il colosso di Mountain View si è lasciato sfuggire qualcosa come 400 app non sicure.google virus android dresscode

Il report portato alla nostra attenzione dal personale esperto di TrendLabs, ha messo in luce la presenza di codice di programmazione malevolo affine al noto DressCode. Il numero delle applicazioni a questo collegato sono davvero tante, e tutte potenzialmente pronte ad aggredire il nostro telefono.

Che cosa fa questo malware Dresscode? Fondamentalmente è un software spia. Tutti i dati di interesse vengono archiviati ed inviati a server per un utilizzo non meglio precisato che, verosimilmente, potrebbe ricondursi a scopi finali di tipo pubblicitario.

Il metodo d’azione ed attivazione è molto semplice. Scarichi l’applicazione – e così facendo concedi i permessi in lettura per i tuoi dati – ed apri così i canali di comunicazione esterni verso i server. I malintenzionati prelevano così i dati e li rivendono a servizi terzi a scopo pubblicitario. Un giro di malware Google che coinvolge indirettamente anche altri utenti.

Riuscire a risalire a tutte le applicazioni Google incriminate, non è cosa affatto semplice ma, di certo, ci si aspetta quanto meno che la software house di Mountain View provveda a rafforzare i controlli sulle app in stato di pubblicazione ed anche su quelle già presenti, con particolare riguardo alla categoria giochi, che solitamente risulta quella maggiormente esposta. Che cosa ne pensate in proposito?

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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