Esistono diversi tipi di grasso e quello forse più subdolo perché pericoloso e difficile da individuare è quello viscerale. Secondo un nuovo studio, quest’ultimo si accumula anche per la mancanza di sonno, un collegamento che cambia le carte in tavola. I risultati sono arrivati su un piccolo gruppo di volontari, ma si mostrano con numeri inequivocabili, anche se andranno comunque riconfermati attraverso altre ricerche.
Sono stati presi 12 volontari assolutamente e con un peso corporeo contenuto. Sono stati poi divisi in due sottogruppi in base alle ore di sonno che potevano avere, otto per uno e quattro l’altro. Dopo un periodo di 21 giorni, tre settimane, è stato visto come il grasso addominale del secondo gruppo sia aumentato del 9% mentre nell’area viscerale è aumentato del 11%, un aumento importante e pericoloso per la salute generale.
Grasso viscerale: il pericolo di dormire poco Ci sono state altre differenze importanti da sottolineare.
L’apporto calorie dei partecipanti del secondo gruppo è aumentato in media di 300 calorie al giorno. Nonostante questo però, l’aumento del peso corporeo è stato praticamente nullo, appena mezzo chilo, ma il motivo riguarda proprio il grasso viscerale. Quest’ultimo non è facilmente individuabile e per questo risulta facile ignorarlo.
Le parole degli autori dello studio: “Il sonno inadeguato sembra reindirizzare il grasso al compartimento viscerale più pericoloso. È importante sottolineare che, sebbene durante il sonno di recupero si sia verificata una diminuzione dell’apporto calorico e del peso, il grasso viscerale ha continuato ad aumentare. Ciò suggerisce che un sonno inadeguato è un fattore scatenante precedentemente non riconosciuto per la deposizione di grasso viscerale e che il sonno di recupero, almeno nel breve termine, non inverte l’accumulo di grasso viscerale.”