Il blob: lo zoo di Parigi mette in mostra una melma con 720 sessi

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Il blob (Physarum polycephalum), un misterioso nuovo organismo sarà messo in mostra dallo zoo di Parigi. Lo strano essere vivente giallastro unicellulare, sembra un fungo ma si comporta come un animale. Questa nuova creatura, che sarà messa in esposizione a breve, non ha nè bocca, nè stomaco e nè occhi, ma può rilevare il cibo e digerirlo.

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La muffa di melma, che appartiene al regno dei protisti, ha anche quasi 720 sessi, in quanto le cellule sessuali sono determinate da tre geni chiamati matA, matB e matC, ciascuno con un massimo di 16 variazioni, e che sono quindi responsabili della determinazione del sesso. Può muoversi pur non avendo nè arti nè ali, e se tagliata a metà sarebbe in grado di rigenerarsi in due minuti.

Inoltre, avrebbe una capacità incredibile ad adattarsi rapidamente all’ambiente che lo circonda. Un comportamento, questo, che ricorca quello dell’apprendimento. Nel 2016 uno studio apparso su Proceedings of the Royal Society, aveva evidenziato come questo organismo fosse dotato di una sorta di “intelligenza: i ricercatori, infatti, erano riusciti a insegnargli come evitare sostanze tossiche. Inoltre, altri studi hanno suggerito come il blob fosse in grado di risolvere problemi, come per esempio riuscire a trovare il modo per uscire da un labirinto, evitando di tornare su tratti già percorsi.

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Organismi intelligenti quasi immortali

“Il blob è un essere vivente che appartiene a uno dei misteri della natura”, ha dichiarato Bruno David, direttore del Museo di Storia Naturale di Parigi, di cui fa parte il Parco Zoologico. “Ci stupisce perché non ha il cervello ma è in grado di imparare … e se unisci due blob, quello che ha imparato trasmetterà le sue conoscenze all’altro”, ha aggiunto David.

Il Blob si trova normalmente in ambienti ombreggiati, freschi e umidi. “Prospera a temperature tra i 19 e 25 gradi e quando i livelli di umidità raggiungono l’80% al 100%”. Questi organismi sono quasi immortali, i suoi unici nemici sono la luce e la siccità, ma riescono a rimanere in letargo per diversi anni quando si sentono minacciati.

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