Novità interessanti giungono dal Pianeta rosso, con la sonda InSight che sta continuano a trivellare la superficie di Marte in cerca di informazioni preziose sulla sua attività geologica. La NASA si sta infatti preparando ad eseguire una manovra che spingerà la “talpa“, ossia l’estremità della trivella con cui InSight sta scavando, più in basso di quanto il lander abbia mai fatto prima. Ciò consentirà alla NASA di raccogliere informazioni più accurate anche sull’attività sismica del pianeta.
InSight sta scavando nella superficie marziana da quasi un anno. L’obiettivo della procedura era inviare una “talpa auto-martellante” nel terreno ma, sfortunatamente, la dura superficie di Marte sta rendendo difficile per il lander effettuare operazioni di questo tipo. Nei prossimi due giorni, la NASA utilizzerà il braccio robotico di InSight per spingere la talpa più in profondità nel terreno. Grazie alla sua funzione di “auto-martellamento”, la talpa potrà quindi raggiungere una profondità massima stimata intorno ai 5 metri.
InSight sta trovando serie difficoltà nelle operazioni di scavo, ma la NASA potrebbe avere la soluzione
Il problema principale è che il terreno marziano, particolarmente duro, sta facendo letteralmente rimbalzare la talpa verso l’alto, spingendola addirittura fuori dal buco. Per ovviare all’inconveniente, la NASA sta pianificando di utilizzare il peso dello stesso lander per spingere la trivella più a fondo e si stima che tale manovra possa fornire a quest’ultima un surplus di forza che possa consentire gli scavi.
Una volta che la talpa avrà raggiunto la profondità prevista, dei sensori montati su InSight misureranno la temperatura del sottosuolo di Marte. Secondo la NASA, i dati raccolti dalla talpa forniranno preziose informazioni su pianeti rocciosi. “I sensori di temperatura sono incorporati lungo un cavo che servirà a misurare il calore proveniente dall’interno del pianeta. Speriamo che ciò possa fornirci importanti dettagli sulla formazione di Marte e di tutti i pianeti strutturalmente ad esso simili, compresa la Terra“, ha spiegato la NASA in una nota.