Distacchiamoci un attimo da Android M e dalle sue innumerevoli novità che ha apportato rispetto ad Android Lollipop | Android M le novità in dettaglio svelate al Google I/O | per parlarvi di un altro sistema operativo, anch’esso appena presentato che va ad inserirsi in un mercato ancora quasi del tutto inesistente. Stiamo parlando di LiteOS, sistema operativo realizzato da Huawei e specificatamente studiato per l’IoT. La caratteristica più sensazionale di questo OS è la sua richiesta di memoria. Esso infatti potrà essere installato all’interno di dispositivi aventi appena 10 KB di memoria libera.
Il fatto di essere così “Lite” è un grosso vantaggio per il mercato in cui si va ad inserire. Come sicuramente avrete già capito, l’Internet of Things è quel determinato settore della tecnologia moderna in cui qualunque tipologia di oggetto può entrare a far parte della rete globale di Internet. Stando a quanto previsto da alcuni analisti, entro 10 anni vi sarà la produzione di circa 2 milioni di dispositivi all’ora appartenente a questo settore. Questo si tradurrà anche in 100 miliardi di dispositivi tutti interconnessi.
Al momento, l’unico potenziale rivale di LiteOS è rappresentato dal Project Brillo di Google, presentato anch’esso nella giornata di ieri durante il keynote del Google I/O 2015. Tuttavia, sia per quanto riguarda LiteOS che per quanto riguarda il Project Brillo, stiamo parlando di progetti ancora in fase iniziale che probabilmente acquisteranno importanza solamente dal 2016 in poi.
Per quanto riguarda LiteOS poi, è stato inserito all’interno della piattaforma AgiliIoT, ovvero un servizio con il quale i produttori potranno standardizzare la produzione dei loro prodotti dell’IoT. Un piccolo dubbio rimane sulla natura di LiteOS: non sappiamo infatti se esso è open source o se si tratta di una piattaforma proprietaria. Vedendo come si sta evolvendo il mercato, speriamo che si tratti di un progetto open source, così da poter essere adattato da chiunque a qualunque scopo.
Concludiamo facendo una piccola panoramica sui prodotti che entreranno a far parte dell’Internet of Things. Tra di essi troveremo frigoriiferi, condizionatori, sveglie, stereo, scarpe (Lenovo ha già presentato un prototipo), cuffie, bilance ecc. Anche in questo campo, il limite sarà solamente la fantasia dei produttori e degli sviluppatori.