La continua osservazione di Marte da parte di satelliti, di telescopi e di occhi umani, porta nuove scoperte. Una delle ultime riguarda i fiumi, gli antichi fiumi che tagliavano la superficie del pianeta rosso. Della loro esistenza già si sapeva, ma nuove prove sono state portate alla luce e potrebbe aiutare a comprendere meglio com’era la vita quando ancora erano pieni d’acqua.
Marte e i suoi fiumi scomparsi
Le parole dei ricercatori:
“Sfortunatamente non abbiamo la capacità di arrampicarci, di guardare i dettagli su scala più fine, ma le sorprendenti somiglianze con le rocce sedimentarie sulla Terra lasciano ben poco all’immaginazione. Non abbiamo mai visto un affioramento con questa quantità di dettagli su di esso che possiamo sicuramente dire che è così vecchio. Questo è un altro pezzo del puzzle nella ricerca della vita antica su Marte, fornendo una nuova visione di quanta acqua occupasse questi antichi paesaggi. I fiumi che hanno formato queste rocce non sono stati solo un evento unico, probabilmente erano attivi da decine a centinaia di migliaia di anni. “
Le immagini raccolte dal Reconnaissance Orbiter sono state trasformate in mappe fotografiche 3D del Bacino di Hellas su Marte. È proprio questo pezzo di tecnologia ad aver permesso di catturare le immagini e scoprire tutto questo. La videocamera presente è in grado di catturare particolari ad alta definizione a un distanza di oltre 400 Km. Per i prossimi anni, l’orbiter aiuterà gli astronomi a scoprire una lunga serie di aspetti del pianeta rosso, scoperte che verranno riutilizzate anche per analizzare altri pianeti.