Mentre la maschererina per il viso non possono proteggerci dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, possono impedirci di diffondere la malattia essenzialmente intrappolando goccioline d’acqua dal naso e dalla bocca che potrebbero contenere il virus se non siamo ancora consapevoli di essere infetto.
Sfortunatamente, non sono le cose più comode da indossare, ma è emerso anche un nuovo problema: potrebbero rendere l’esercizio inaspettatamente pericoloso. Un rapporto di 7News in Australia ha recentemente descritto i casi di due adolescenti in Cina che sono morti dopo aver fatto esercizio fisico mentre indossavano una mascherina.
Sebbene non sia ancora noto abbastanza per accertare se siano le maschere la causa della morte, si è messo in dubbio quanto sia sicuro sottoporsi a un intenso esercizio fisico mentre si indossa una maschera. Quando ci esercitiamo, respiriamo più pesantemente e più velocemente, il che purtroppo ci rende più propensi a rilasciare gocce d’acqua dal naso e dalla bocca che potrebbero trasportare agenti patogeni contagiosi come SARS-CoV-2.
Questo è un grosso problema per i principali eventi sportivi che sono stati costretti a sospendere le partite durante la pandemia. La Premier League britannica di calcio, come in tutto il mondo, sta prendendo in considerazione l’introduzione di mascherine facciali per giocare, ma le maschere possono rendere più difficile la respirazione durante sport così intensi. Normalmente l’esercizio fisico moderato non causa difficoltà respiratorie, tuttavia in sport come il rugby il discorso cambia.
I giocatori di rugby così come quelli di calcio prendono aria molto più velocemente del normale. Quando l’anidride carbonica viene espirata viene intrappolata nella mascherina impedendo ai giocatori di assorbirne di nuova. In sostanza respirerebbero aria riciclata continuamente. Questo porta a pensare che le mascherine possano risultare dannose durante esercizi fisici intensi.
Per accertare il danno provocato dalla mascherine durante attività fisica intensiva, degli esperti hanno effettuato un piccolo esperimento: un test sul tapis roulant. L’esperimento è stato effettuato anche per comprovare attrezzatura di scherma in merito alla sicurezza sull’indossare mascherine durante i match. Nel test è stato dunque usato un kit completo di scherma, con e senza maschera di stoffa sotto la maschera di scherma. Un analizzatore di gas è stato adattato per misurare la concentrazione di gas che veniva inspirata ed espirata mentre il soggetto si allenava.
Quando si corre nella tuta da scherma senza la maschera la concentrazione di ossigeno è l’equivalente di un esercizio di circa 600 metri sul livello del mare. Dopo aver aggiunto la mascherina facciale, secondo l’analizzatore di gas, il suo ossigeno è sceso del 17%, l’equivalente dell’esercizio a 1.500 metri sul mare. Una diminuzione dell’ossigeno oltre questo punto inizierebbe a provocare sintomi quali mal di testa, vertigini, sensazione di malessere e mancanza di d’ossigeno.
Dall’esperimento è risultato che con il copricapo da scherma e la mascherina la riduzione dell’ossigeno è aumentata di tre volte. Questo ha dimostrato che l’influenza della mascherina è piuttosto significativa. Gli esperti suggeriscono che quest’area necessita di ricerche urgenti per accertare la sicurezza sull’indossare mascherine durante l’esercizio fisico.
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