Il problema della microplastica è qualcosa di relativamente recente, anche se meno di quello che la gente in realtà pensa. I primi studi ne hanno individuato l’accumulo nell’ambiente già vent’anni fa, ma finora non si è capito fino in fondo quali problemi potrebbe causare alla salute. Ormai ci sono prodotti di uso giornaliero che ne contengono e ne rilasciano come tessuti sintetici, cosmetici, pneumatici e tanto altro ancora. Tutto questo dovrebbe causare un serio allarme globale per determinare un piano di azione, ovviamente utopia.
La microplastica è un problema per l’ambiente tanto quanto lo è per la salute, ma come detto, non si sa in che magnitudo. Ormai c’è una lunga lista di studi che hanno mostrato come sono penetrati nel nostro organismo in diversi organi muovendosi tranquillamente tramite il sangue. Con il tempo la situazione sembra peggiorare, ma perché stanno migliorando i metodi per individuare i frammenti più piccoli, e ce ne sono molti più piccoli.
Il problema della microplastica
In che modo la microplastica entra nel nostro organismo? I principali sono sostanzialmente tre. I frammenti sono così piccoli che possono entrare tranquillamente tramite inalazione quini tramite le vie aeree superiori. La più comune è tramite ingestione di alimenti, che sono spesso infestati da tali sostanze. Infine, tramite l’assorbimento della pelle, questo è causato soprattutto dai prodotti cosmetici.
Al momento l’unico aspetto certo sui problemi di salute è l’infiammazione, ma anche o stress ossidativo causato dalla liberazione di un sistema difensivo che danneggia le cellule in risposta alla presenza di corpi estranei. Infine, si parla di possibile mutazione delle cellule per lo stesso principio aumentando la possibilità di sviluppare forme di cancro.