Chiamasi SEO, acronimo di Search Engine Optimization, l’insieme di attività interne ed esterne al sito web aventi come obiettivo il miglioramento del posizionamento di una pagina web su Google.
Essere tra i primi risultati di ricerca su Google è molto importante. Oltre il 65% dei clic, infatti, viene ricevuto dai risultati presenti nella top 3 e di questi oltre il 40% va al primo risultato.
Naturalmente non basta essere tra i primi per ottenere un buon traffico ma occorre esserlo per le parole chiave realmente ricercate dai potenziali clienti. Diverse, purtroppo, sono le SEO agency che promettono risultati sicuri ed un numero minimo di posizionamenti in prima pagina, peccato però che i posizionamenti ottenuti sono per parole chiave non ricercate da nessuno e che spesso contengono il nome del sito web target.
Di agenzie SEO poco serie l’Italia è piena, motivo per cui è molto importante scegliere i giusti professionisti della SEO in grado di far ottenere del traffico di qualità che possa essere sfruttato per generare nuovi clienti.
Detto ciò vediamo quali sono i fattori di ranking su cui puntare per migliorare la posizione in classifica di un sito web su Google.
Con l’avvento dell’algoritmo Hummingbird, Google ha cambiato in modo radicale il modo di posizionare i risultati.
Se prima infatti era la keyword a comandare, adesso è l’intento di ricerca. Hummingbird, infatti, cerca relazionare le varie informazioni per comprendere il fine ultimo della ricerca di un utente e quindi restituire le risposte più soddisfacenti.
Da rilascio dell’update una pagina web potrebbe posizionarsi anche per keyword non contenute all’interno della stessa in quanto corrispondenti ad intenti di ricerca comuni. Ad esempio la keyword realizzazione siti web condivide lo stesso intento di ricerca di costruzione siti web ma anche di realizzazione siti internet.
Di intenti di ricerca ve ne sono sostanzialmente quattro: informazionale, transazionale, navigazionale e locale.
Per intento di ricerca informazionale si intendono quelli aventi come fine ultimo la ricerca di informazioni. Ad esempio la keyword come migliorare il posizionamento su Google risponde ad un intento di ricerca informazionale.
Per intento transazionale, invece, si intendono quelli aventi come fine ultimo un’azione come quella di acquistare. Esempi di keyword transazionali sono preventivo sito web oppure vendita scarpe nike online.
L’intento di ricerca navigazionale è quello che esprime la volontà di voler visualizzare i risultati di un preciso brand/sito web. Ad esempio scarpe nike amazon oppure il solo Amazon italia.
Infine l’intento di ricerca locale è quello che mira a ricevere risultati di attività locali. Keyword relazionate a questo intento sono ristoranti vicino a me oppure notai nei dintornio ristoranti a Roma. Spesso questo intento di ricerca viene fuso con quello transazionale. A tal proposito consigliamo la lettura della guida local SEO realizzata dall’agenzia SqueezeMind, nella quale vengono riportati passo passo i punti da migliorare per ottenere un buon posizionamento nelle SERP locali.
Per migliorare il posizionamento del sito web occorre prima di tutto andare a migliorare la struttura del sito web stesso.
Occorre quindi iniziare dall’alberatura del menu di navigazione, affinché contenga i link alle sole macro-aree del sito realmente importanti per l’utente, fino all’ultimo link presente nella pagina.
Più un link è in alto e più la pagina linkata è importante, per cui è necessario progettare prima su carta la mappa del sito web affinché risulti efficace.
Avere una struttura corretta ed ottimizzata aiuterà il bot di Google a scansionare per bene il sito senza perdersi al suo interno. In questo modo verrà sfruttato il crawl budget che il motore di ricerca mette a disposizione.
Sistemata l’alberatura occorre progettare i contenuti affinché rispondano a precisi intenti di ricerca. Un sito web aziendale dovrebbe avere dei contenuti che rispondano ad intenti di ricerca transazionali – ad esempio le pagine dei servizi e la home page – ed altri ad intenti di ricerca informazionali – come le pagine di un blog.
I contenuti devono seguire una corretta formattazione dei tag di intestazione H1, H2, H3 ecc.. affinché il bot riesca ad interpretare per bene il contenuto. Per logica la pagina dovrebbe avere un solo H1, il titolo, poi diversi H2 quante sono le varie sezioni ed al suo interno eventuali H3 per altre sottosezioni e così via.
Le parole chiave più importanti dovrebbero essere marcate in grassetto. Non bisogna però farne abuso altrimenti si rischia di rendere difficoltosa la lettur all’utente.
Completata l’ottimizzazione dei contenuti è consigliato, dipendentemente dal sito, realizzare un piano di pubblicazioni di articoli che rispondono ad esigenze precise con alla base una keyword research. Stiamo parlando del famoso piano editoriale.
Non sempre un piano editoriale deve avere un’ampia frequenza di pubblicazioni. Occorre, infatti, pubblicare solo ciò che è utile, ricercato e correlato al business principale.
Tutte le immagini presenti all’interno delle pagine devono essere compresse ed il relativo tag HTML img deve contenere l’attributo alt, contenente la descrizione in parole chiave del contenuto dell’immagine.
Dopodiché per ogni pagina del sito vanno ottimizzati il tag title, che deve contenere il titolo della pagina da visualizzare come risultato su Google (max 70 caratteri), e il meta tag description contenente un brevissimo riassunto di cosa l’utente troverà nella pagina (anch’esso visualizzato tra i risultati di Google).
Dopodiché è consigliato anche aumentare la velocità del sito web applicando tutte le best practice come la compressione di fogli di stile e codici javascript nonché scegliere un hosting con datacenter quanto più vicino possibile al pubblico target del sito web.
Quelli visti fino ad ora sono tutti fattori volti a far capire a Google di cosa si occupa il sito web ed a cosa può essere utile agli utenti. Ottimizzando anche la velocità facciamo capire a Google che teniamo ad una user experience migliore.
Per SERP poco competitive le sole ottimizzazioni on site potrebbero già bastare per ottenere buoni posizionamenti. Per intenti di ricerca dove la competizione è più elevata, però, non bastano.
Occorre fare qualcosa per aumentare l’autorevolezza del sito o della pagina web per far capire a Google che quella è una pagina più apprezzata dagli utenti del web e che quindi merita un posizionamento migliore. Come si fa? Una delle tecniche più utilizzate è senza dubbio la link building.
Il link è da sempre uno dei fattori di ranking più influenti del web. Più una sito viene linkato da siti a lui affini e importanti e più cresce la sua autorevolezza.
Questo accade anche tra la gente comune. Più le persone parlano bene di un personaggio e più cresce la stima nei suoi confronti anche da parte di chi non lo conosce. Quando questo personaggio si pronuncerà sarà molto più influente di prima ed i suoi discorsi desteranno maggiore attenzione. Sul web accade la stessa cosa.
La link building è un’attività volta ad accrescere il numero di link che puntano al sito web. È molto delicata in quanto, essendo un’attività manipolativa, potrebbe essere soggetta a penalizzazioni da parte di Google con impatti molto negativi, fino anche alla totale rimozione del sito dall’indice del motore di ricerca.
Occorre che a farla siano solo SEO agency professioniste in grado di equilibrare il giusto rapporto di link in ingresso, anchor text e scegliere i siti migliori per ottenere un boost costante.
Nonostante il link sia il fattore off site più influente, ve ne sono anche di altri che si aggiungono alla lista come i segnali social, che testimoniano l’apprezzamento del brand sui social network.
Non hanno nessuna attinenza a livello SEO, invece, le campagne PPC (Pay Per Clic) effettuate su Google Ads, il nuovo termine per indicare Google Adwords.
Per migliorare il posizionamento su Google occorre agire sia dall’interno, ovvero ottimizzando contenuti, struttura e velocità del sito, sia dall’esterno, aumentando l’autorevolezza del dominio e delle pagine di cui è composto il sito web.
La SEO è un’attività delicata che va affidata solo a professionisti competenti che sanno di preciso cosa fare e cosa no. È vivamente consigliato rivolgeri solo ad agenzie SEO serie e professionali che sappiano incrementare il traffico del sito web senza incorrere in pericolose penalizzazioni.
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