Non dormire anche solo una volta può far invecchiare di anni il nostro cervello

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Stare anche solo una notte senza dormire può far invecchiare il nostro cervello di uno o due anni, suggerisce un nuovo studio. Tuttavia questi cambiamenti sembrano scomparire con una bella notte di riposo. Nello studio, i ricercatori hanno utilizzato l’apprendimento automatico per generare stime dell'”età cerebrale” dalla risonanza magnetica del cervello di persone private del sonno, che hanno confrontato con le risonanze magnetiche del cervello di quelle stesse persone dopo un’intera notte di sonno.

I risultati hanno suggerito che una sola notte di privazione del sonno può portare cambiamenti nel cervello simili a quelli osservati dopo uno o due anni di invecchiamento. L’età cerebrale è una misura molto interessante in termini di osservazione di come cambia dalla perdita di sonno. I ricercatori hanno analizzato oltre 134 persone dividendole in quattro gruppi. Ogni gruppo ha avuto almeno una notte di sonno di base, dove hanno trascorso otto ore a letto, prima della privazione del sonno; la maggior parte dei gruppi ha avuto anche un’intera notte di sonno di recupero in seguito.

 

Cervello, non dormire anche solo una volta può farlo invecchiare

Ogni paziente ha effettuato una risonanza magnetica ogni volta che è stata privata del sonno, confrontando cosi l’aspetto del cervello prima e dopo la privazione del sonno e dopo una notte di riposo. I ricercatori hanno determinato l’età apparente del cervello dei partecipanti utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico chiamato brainageR, che è stato addestrato sui dati di oltre 3.000 persone. L’algoritmo prevede l’età cronologica di una persona dalla risonanza magnetica del cervello in base a come i cervelli sani in genere guardano a determinate età, in termini di volume di tessuti e fluidi.

In test passati hanno scoperto che brainageR poteva prevedere con precisione l’età entro circa quattro anni. Nel nuovo studio i ricercatori hanno scoperto che per il gruppo che non ha dormito per una notte, brainageR ha stimato che avevano in media uno o due anni in più rispetto a quanto previsto al basale. Queste differenze invece sono svanite con una sola notte di buon riposo notturno. I gruppi di privazione del sonno parziale e cronica non hanno avuto differenze significative nelle loro previsioni di età, rispetto al controllo. Ci sono prove che diversi tipi di cambiamenti avvengono nel cervello delle persone private del sonno, compresi i cambiamenti nella distribuzione dei fluidi e nel volume della materia grigia.

Poiché lo studio ha riscontrato questo effetto solo nel gruppo con totale privazione del sonno, è difficile dire cosa potrebbero significare i risultati per gli effetti della privazione del sonno nella vita reale. Lo studio era relativamente piccolo e una dimensione del campione più ampia potrebbe evidenziare effetti minori negli altri gruppi, come un aumento dell’età cerebrale di alcuni mesi. La ricerca futura potrebbe anche includere persone che soffrono di privazione cronica del sonno, come le persone che lavorano a turni.

Foto di bottlein da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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