Samsung Galaxy Note 7, nelle sole prime settimane di commercializzazione, ha sollevato un vero e proprio polverone che ha avuto ripercussioni un po da tutte le parti e verso cui si tenta di fornire una mezza soluzione secondo quanto recentemente emerso dalle pagine di The News Tribune.
Da un lato abbiamo Samsung, impegnata a salvaguardare la propria immagine e garantire un rientro in patria dei terminali difettosi onde appurare, tramite opportuni controlli, le cause delle improvvise esplosioni e provvedere così a ristabilire l’equilibrio della situazione e dall’altra parte troviamo, invece, gli utenti alle prese con incidenti più o meno gravi.
Dopo i 35 pericolosi episodi che, in ultimo, hanno causato danni fisici e psicologici ad un bimbo di soli 6 anni, Samsung Electronics tenta di stabilire la calma mettendoci una pezza in merito alla questione Note 7 tramite un opportuno update software, da rilasciarsi come deterrente agli incidenti sino al completamento dell’iter di richiamo di tutti i terminali.
L’update introduce una limitazione nel processo di carica che non può superare ora il 60% che vedrà una sua tardiva distribuzione a partire dalla giornata del 20 Settembre 2016, mentre in Italia il nuovo lotto di Note 7 con batteria adeguatamente predisposta farà il suo debutto il giorno precedente. Tale soglia, stando a studi interni condotti nel periodo di rientro dei terminali, consentirebbe di sviare ogni problema di surriscaldamento e quindi di esplosione.
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Vi ricordiamo che potete verificare la predisposizione o meno ai difetti riscontrati sulla Note 7 batteria procedendo tramite opportuna procedura di identificazione IMEI con risultato immediato.