Galaxy Note 7 avrebbe dovuto rispondere a nome di un terminale in grado di fare fuoco e fiamme, in un settore dove la competizione regna sovrana. Di fatto così è stato ma, in questo caso, i risvolti non sono stati di certo positivi e direzionati verso l’obiettivo previsto. Molti utenti, infatti, hanno avuto ben altro da vedere che il nuovo scanner per l’iride e le funzioni esclusive.
Dopo i danni provocati dalle esplosioni Note 7 batteria, che hanno portato all’estromissione ed al ritiro ancora in corso voluto con la serrata campagna di richiamo per i terminali, si registrano alcuni dubbi episodi di malfunzionamento che non fanno altro che gettare fango sull’immagine della società, ora alle prese anche con i rifiuti espliciti di utilizzo dei loro prodotti all’interno delle stazioni di volo americane ed italiane.
Secondo ZDnet sarebbero 26 i casi accertati di falsa denuncia ed accusa nei confronti della società sudcoreana. Allo stato attuale ci troviamo di fronte a circa un centinaio di casi documentati e comprovati di rottura del terminale e lesioni e di certo 26 non è un numero che, in questo contesto, passa inosservato.
Delle 26 segnalazioni false, ben 12 si sono rivelate estranee alle colpe da attribuire direttamente a Note 7, mentre 7 vittime si sono rese irraggiungibili ed altrettante hanno provveduto a ritirare le accuse a tempo debito. Ad ogni modo, benché la situazione non si sia ancora verificata, resta fermo il fatto di provvedere nell’immediato alla restituzione del dispositivo, visto e considerato che secondo alcuni report sono ancora tanti gli utenti che continuano imperterriti ad utilizzarlo nonostante le esortazioni volute da Samsung e le ammissioni di pubblica colpa messe recentemente in atto da Tim Baxter.
E tu hai restituito il tuo Galaxy Note 7? Se non lo hai fatto provvedi al più presto. Potrai ottenere un rimborso totale o un voucher di €50 in caso di sostituzione con uno dei nuovi modelli aventi batterie certificate China ATL perfettamente funzionanti.