Uno studio recente ha rilevato che gli organismi, in particolare i pesci, stanno diventando sempre più piccoli. Questo fenomeno è attribuito a una combinazione di fattori, tra cui il cambiamento climatico e le preferenze alimentari umane.
La ricerca ha esaminato i dati globali degli ultimi 60 anni e ha scoperto che alcune specie animali stanno subendo una riduzione delle dimensioni corporee. Questo può essere attribuito al fatto che le grandi specie di pesci stanno diventando sempre più rare, a causa delle preferenze alimentari umane e del riscaldamento degli habitat delle popolazioni di queste specie. Questi grandi pesci non riescono a riprodursi e crescere a causa della pressione di pesca e delle variazioni ambientali.
D’altra parte, alcune specie di pesci più piccoli, come lo sgombro, stanno diventando più abbondanti. Il risultato complessivo è una tendenza generale alla riduzione delle dimensioni corporee dei pesci.
Mentre i pesci mostrano una tendenza predominante alla riduzione delle dimensioni, in altri gruppi di organismi, come piante e invertebrati, si verificano cambiamenti vari e complessi, con alcune specie che diventano più grandi e altre più piccole.
Gli autori dello studio suggeriscono che la scomparsa di grandi organismi in un ecosistema può portare ad una sostituzione con organismi più piccoli che cercano di occupare il loro posto e utilizzare le risorse disponibili. Tuttavia, la biomassa totale nelle comunità di organismi rimane relativamente stabile, suggerendo che gli ecosistemi tendono a compensare i cambiamenti per mantenere un equilibrio.
In sintesi, il cambiamento climatico e le attività umane, come la pesca e le preferenze alimentari, stanno contribuendo alla riduzione delle dimensioni corporee dei pesci e a cambiamenti complessi in altri gruppi di organismi all’interno degli ecosistemi.
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