Dagli Stati Uniti arriva una notizia che ha dello sconvolgente a causa delle varie implicazioni. Il prezzo del petrolio del West Texas Intermediate, l’oro nero estratto proprio nel suddetto paese, è sceso sotto al prezzo di 1 dollaro al barile. Un evento che non era mai successo. Le cause sono diverse tra cui la pandemia da coronavirus che ha accelerato il tutto.
Il contratto di riferimento per la consegna è sceso di oltre il 300% tanto che il costo è finito in negativo. Che vuol dire? Che i centri di stoccaggio sono pieni e pur di svuotarli, i venditori pagano i compratori per il ritiro.
Una situazione che è iniziata ben prima dell’emergenza globale, ma che quest’ultima ha acuito. La domanda era scesa, ma con i diversi blocchi in giro per i vari paesi del mondo, la domanda ha raggiunto dei minimi storici.
Petrolio e coronavirus: una combinazione disastrosa
La drastica diminuzione di tutti gli spostamenti, da quelli terrestri a quelli aerei, ha abbattuto la domanda. Un prezzo, già in discesa, ha continuato a scendere e l’ambiente ringrazia.
Gli effetti di questa riduzione si stanno già vedendo sull’ambiente, ma gli effetti non visibili sono molto più grandi. Gli equilibri dietro le grandi aziende che si occupano di questi settori e dei principali governi interessati, come quelli dell’OPEC, si stanno sfaldando e cambiando.
Una guerra commerciale è probabilmente già iniziata negli alti vertici e gli effetti si vedranno soltanto più avanti. Sembra un piccolo avvenimento, ma in realtà segna una svolta storica su molti fronti.