Con il lockdown e un sacco di tempo libero a disposizione ci siamo tutti improvvisati chef. Anche se magari non tutti hanno riscosso un grande successo. Però c’è qualcuno che ha approfittato per portare la sua cucina ad un livello superiore, il suo nome è Bill Sutherland, professore di biologia all’Università di Cambridge. L’uomo ha deciso di ricreare al giorno d’oggi alcune antiche ricette vecchie di 4.000 anni scolpite su una tavoletta mesopotamica. Il pasto comprende alcuni dei piatti più antichi della nostra storia. Il professore ha condiviso la sua esperienza in un thread su Twitter divenuto subito virale.
“È stato il miglior pasto mesopotamico che abbia mai mangiato”, ha riferito Sutherland. Ma in cosa consisteva questo antico banchetto? La cena era composta da quattro portate e una pagnotta di pane. “Ci sono volute circa un’ora di pianificazione e un paio d’ore di cottura”, afferma Bill. Ma non si sarebbe mai aspettato che il pubblico di Twitter fosse così interessato al suo post. Attualmente il thread è stato visto da 3,7 milioni di persone.
Un antico pasto mesopotamico
Il primo piatto preparato è stato uno stufato di agnello servito con tortine d’orzo. Il porro e l’aglio hanno fatto da guarnizione. Il professore ha pensato di non dover friggere il porro e l’aglio dato che nella ricetta non è specificato. Ha anche aggiunto del pane grattugiato. Sutherland non si aspettava che le ricette fossero così facili da cucinare. “Probabilmente non li considereresti strani se serviti a te.”
Un altro manicaretto preparato è stato il Tuh’u, uno spezzatino condito con coriandolo, rucola, cipolla, birra e barbabietola. Un piatto prevedeva invece cipolle e porro cotte con pangrattato, e un altro era il cosiddetto brodo degli Elamiti (una popolazione mesopotamica). Per il brodo il professore ha preferito usare la salsa di pomodoro anziché il sangue di agnello.
I piatti contenevano molto aglio, coriandolo, porri, cipolle, e sono piaciuti moltissimo al professore. Il suo preferito è stato lo stufato di agnello con le tortine di farro cucinate dalla figlia che davano dolcezza al tutto.