Sebbene alcuni paesi asiatici hanno dimostrato di aver risposto bene alla pandemia, la Corea del Sud su tutti, con l’arrivo dell’estate si stanno verificando episodi spiacevoli. Se prima tutti indossavano la mascherina, con il caldo la volontà sta venendo meno e in molti non ce la fanno più, soprattutto chi fa il pendolare. Si stanno verificando dei verri attacchi di rabbia che vengono chiamati rabbia da mascherina.
Nonostante la fase 2 stia andando alla perfezione, il governo sudcoreano a giugno ha imposto l’uso delle mascherine su tutti i mezzi pubblici. Nel caso qualcuno si presenta senza tale dispositivo di protezione, allora il conducente ha il permesso di vietare la salita della persona. Ovviamente questo ha causato qualche scontro. Solo nel mese di giugno, la polizia è dovuta intervenire 840 volte a causa di litigi tra conducenti di mezzi e persone senza mascherina.
Come detto, il caldo ha peggiorato di molto questa situazione tanto che sempre più persone si stanno rifiutando di indossare una mascherina, oppure si limitano alla pratica soprannominata tuk sk, sarebbe quella di abbassare la suddetta sul mento lasciando all’aria naso e bocca.
Rabbia da mascherina: la popolazione che non ce la fa più.
La risposta a questo disagio sembra arrivare dalle compagnie che normalmente producono capi di abbigliamento. Stanno cercando di trovare il modo migliore di creare un prodotto efficace e che non sia così fastidioso da indossare. Le parole di una queste: “Dato che le persone trascorrono più tempo a indossare maschere per proteggerle dal coronavirus, speriamo che la nostra tecnologia consentirà agli utenti di mantenere la calma durante la stagione calda, anche se solo un po’“. Un passo in merito ci vorrebbe visto che la strada è ancora lunga.