Dopotutto, anche i ratti talpa glabri hanno un punto debole: dipendono da alti livelli di anidride carbonica, altrimenti tendono ad avere convulsioni. Precedenti studi avevano già dimostrato che il ratto talpa nudo (Heterocephalus glaber) ha diversi “superpoteri”, vale a dire la sua capacità di sopravvivere senza ossigeno e di vivere in ambienti con alti livelli di anidride carbonica.
Ma ora le nuove ricerche sono andate oltre e mostrano che l’anidride carbonica è davvero importante per il benessere di questo animale. “Contrariamente a quanto accade nelle loro tane strette, la composizione dell’aria sulla superficie li rende vulnerabili alle convulsioni. Perché questo è ciò che accade quando perdono anidride carbonica“, spiega il neuroscienziato Dan McCloskey della New York City University (CUNY), e uno degli autori dello studio pubblicato sull’attuale rivista Current Biology.
La ricerca
I ricercatori sono stati in grado di trovare la causa di questa dipendenza da CO2 in una variante genetica comune chiamata R952H, che a sua volta influenza la proteina KCC2, responsabile della regolazione della quantità di cloruro nei neuroni del cervello.
Con una KCC2 fuori dal comune, il cloruro non è in grado di fare il suo solito lavoro – mantenendo i neuroni calmi quando necessario – e quindi il cervello di questi topi tende ad accelerare. “L’identificazione del polimorfismo genetico nel topo talpa è stata una sorpresa. Oltre a un piccolo sottoinsieme di esseri umani, i ratti talpa glabri sono ora gli unici altri mammiferi conosciuti che hanno questa variante”, afferma il neuroscienziato Martin Puskarjov, dell’Università di Helsinki.
Questa connessione con l’uomo può essere importante, poiché gli scienziati possono applicare questa conoscenza per cercare di gestire meglio le convulsioni nelle persone con la stessa mutazione genetica (ad esempio, le persone inclini a convulsioni febbrili o che soffrono malattie come l’epilessia generalizzata idiopatica, la schizofrenia e l’autismo).