Crash Bandicoot 4: It’s About Time: la recensione su Nintendo Switch

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Sono trascorsi ormai 22 anni dal terzo episodio di Crash Bandicoot, e dopo il grandissimo successo riscontrato dalla N.Sane Trilogy, Activision ha voluto proporre un nuovo titolo, non il classico remake, ma un sequel vero e proprio che potesse convogliare in un’unica esperienza la tradizione e l’innovazione, il risultato è eccellente.

L’aspetto più importante che ricorda il Crash del passato, che ha fatto letteralmente la storia del gaming su PlayStation, non è tanto la grafica in stile cartoon (ovviamente adattata alle soluzioni tecnologiche del momento) o la visuale posteriore, quanto l’esperienza videoludica in sé. Il nuovo Crash Bandicoot 4: It’s About Time, ricorda chiaramente il platforming di 22 anni fa, in cui l’utente doveva garantire una precisione millimetrica nei salti e negli spostamenti, onde evitare di morire continuamente (e nelle nostre prove siamo morti una miriade di volte). ll gioco spinge alla perfezione al voler cercare di migliorarsi sempre di più, a collezionare tutti i frutti Wumpa, a rompere tutte le casse o a trovare il diamante nascosto in ogni livello; per questo motivo, non è un titolo per tutti, nell’approcciarsi al suddetto dovrete avere pazienza, oltre che abilità, in quanto vi potreste stancare praticamente subito, non per una eventuale ripetitività, ma per la grande difficoltà di alcuni livelli.

 

La storia

Il nuovo titolo porta una ventata di novità, prima di tutto nella componente narrativa, non sarà ovviamente molto elaborata, ma è un qualcosa di inaspettato, di completamente inedito rispetto ad un’esperienza che è sempre stata mirata quasi esclusivamente sull’abilità del giocatore. I ragazzi di Toys for Bob riescono a catturare l’attenzione dell’utente, il cui obiettivo sarà di spostarsi tra le varie dimensioni per recuperare tutte le maschere perse/catturate dai nemici, con tanto di scontro finale e di abilità particolari differenti le une dalle altre.

Nel corso del viaggio si incrociano tutti i personaggi visti in passato, ma si potrà anche giocare qualche livello “parallelo” di una storia su una linea temporale a sé stante che si intreccia periodicamente con l’esperienza di Crash Coco, nella quale vestiremo i panni di Dingodile, di Tawna e di Cortex. Sfruttando tutte le abilità delle maschere quantiche dovrete cercare di sconfiggere N.Tropy Neo Cortex, che sfrutteranno una crepa dimensionale per conquistare il mondo. I livelli non sono troppi, lo ammettiamo, ma se vorrete completarli interamente al 100%, vi richiederanno davvero molto tempo.

Nella modalità Single Player, oltre al viaggio con Crash e Coco, impreziosito dalla linea dimensionale alternativa, si trovano anche i cosiddetti nastri flashback, un’altra novità assoluta che innalza l’asticella della difficoltà (come se ce ne fosse davvero bisogno). Sono livelli graficamente molto semplici, ma che danno vita al puro platforming che tanti di noi vanno cercando, nei quali dovrà essere calcolato il minimo spostamento (al millimetro) per superare prove sempre più complesse. Se l’esperienza di base era per voi troppo “semplice”, con il flashback troverete davvero pane per i vostri denti; per rendere l’esperienza ancora più accattivante bisogna anche pensare che l’accesso ai suddetti livelli sarà possibile solo acchiappando i nastri nel gameplay standard, ma saranno accessibili solo se non siete ancora morti (e sarà difficile).

 

Grafica

Crash Bandicoot 4 It’s About Time è stato pubblicato su svariate piattaforme, lo troverete sia su PS4/PS5 o Xbox One che su Nintendo Switch; noi abbiamo avuto l’occasione di provarlo su quest’ultima, poiché è stato rilasciato il 12 marzo 2021, mentre sulle altre già è disponibile da Ottobre.

Proprio per cercare di adattarlo alla console di casa Nintendo, Activision ha dovuto fare qualche piccola rinuncia, riuscendo comunque a garantire un’esperienza complessivamente soddisfacente (tranne qualche piccolo lag o rallentamento nel caricamento e nelle clip). In parole povere, in modalità TV potrete giocare a 720p, con una decrescita a 540p nel momento in cui la utilizzerete come console portatile (in entrambi i casi a 30fps).

La qualità complessiva lascia effettivamente a desiderare, rispetto alle potenzialità di Switch, ma tutto ciò non va a inficiare la giocabilità ed il divertimento generale che potrete ottenere da questo titolo, ve lo assicuriamo.

 

Gameplay

Il gioco in sé resta esattamente lo stesso di 22 anni fa, dovrete pilotare Crash Coco nei vari livelli tridimensionali, con lo scopo di rompere le casse, raccogliere i frutti Wumpa e scoprire il diamante nascosto; al termine di ognuno verrà calcolato il conteggio complessivo, per un massimo di 5 diamanti, i quali saranno suddivisi in 3 diamanti per circa il 100% dei frutti Wumpa, 1 diamante per averlo concluso con meno di 3 morti ed il diamante nascosto aggiuntivo.

L’esperienza è appagante, pensata per gli utenti pronti a compiere salti dalla precisone assoluta e sfruttando tutte le abilità che si incontreranno nel corso dell’esperienza. Crash Bandicoot 4 It’s About Time è anche questo, varietà di abilità da sfruttare, grazie sopratutto alla presenza delle maschere quantiche; dipendentemente dalla dimensione in cui vi troverete, potrete fare affidamento sulla maschera che attiva solo determinati blocchi, che permetterà di eseguire un vortice micidiale e così via.

Tutte soluzioni perfette per staccare dagli episodi precedenti, e proporre un qualcosa di nuovo o di variabile nel corso dell’esperienza in sé (oltre che a complicare la vita). L’intero single player potrà essere avviato in due modalità differenti, i nostalgici potranno scegliere l’opzione “Tradizionale” nel corso della quale avremo un numero di vite limitato, prima di ricominciare il livello, oppure la “Moderna“, che porta l’utente a tornare sempre all’ultimo checkpoint.

La scelta di aggiungere qualche piccola chicca qua e là, come lo scivolamento sulle rotaie o simili, non può che allietare l’esperienza dell’utente, per un susseguirsi di situazioni in cui non bisogna mai perdere il ritmo. I livelli sono giustamente organizzati con difficoltà crescente, verso la fine del gioco sappiate che raggiungere il 100% di completamento, sarà quasi “impossibile”, ma è questo il bello di Crash Bandicoot 4 It’s About Time. Al termine di ogni dimensione, invece, troverete la sfida con il cattivo, la cui difficoltà sarà in linea con le aspettative.

 

Multiplayer

Piccolo accenno la modalità multiplayer locale, scelta ideale per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente ed accattivante, con la condivisione con amici e parenti. Si potranno aggiungere fino a 4 giocatori, i quali si passeranno di volta in volta la Nintendo Switch, sostituendosi eventualmente nel momento in cui viene raggiunto un checkpoint o che l’altro muoia, con un punteggio riassuntivo al termine del livello.

Una modalità apprezzata pienamente, che spinge il titolo verso una componente più innovativa, abbandonando la tradizione da single player.

 

Crash Bandicoot 4 It’s About Time: conclusioni

In conclusione Crash Bandicoot 4 It’s About Time è da acquistare subito per gli amanti dei platform game e naturalmente del buon vecchio marsupiale, l’esperienza su Nintendo Switch non è esente da qualche piccolo difetto, sopratutto grafico, ma il ritmo, il gameplay e le scelte aggiuntive degli sviluppatori, portano l’utente a chiudere più di un occhio, perché sarà troppo impegnato a compiere il salto giusto, invece che apprezzare i fps o il livello di dettaglio delle ambientazioni.

Crash Bandicoot 4: It's About Time

49,99 euro
8.1

Grafica e Design

7.0/10

Storia

7.5/10

Gameplay

9.0/10

Esperienza di gioco

9.0/10

Prezzo

8.0/10

Pros

  • Gameplay impreziosito dai personaggi e le abilità
  • Duraturo nel tempo, sopratutto se volete completarlo al 100%
  • Richiamo alla tradizione, ma con tanta innovazione
  • Prezzo adeguato
  • Le novità ne accrescono il valore

Cons

  • Grafica non perfetta
  • Controlli con i joycon non sempre precisi

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