Bisogna ammetterlo, Samsung Electronics non ha saputo gestire al meglio la situazione in occasione della presentazione del nuovo Note 7 al pubblico che, allo stato attuale, ha avviato una vera e propria Class Action contro una società rivelatasi, almeno sin oggi, impeccabile sotto il profilo dell’affidabilità e della sicurezza verso i propri utenti. Sicurezza venuta meno quando, ieri, abbiamo scoperto dell’episodio chiave voluto per la corruzione di un utente a conoscenza del problema ancor prima della commercializzazione.
Secondo quanto indicato dal portale di Korea Herald, una Class Action sarebbe stata avviata dalla clientela locale sudcoreana che è stata lesa dalle vicende legate alla batteria Samsung Galaxy Note 7, reduce da episodi di esplosioni, combustioni e lesioni verificatisi tanto negli Stati Uniti, quanto nella madrepatria ed in Cina anche con gli ultimi modelli Certificati come “sicuri”.
Alla luce dei disagi generati dal dispositivo, quindi, si è deciso di comune accordo di procedere formalmente verso la società, accusata ora di frode e metodica di azione in cattiva fede. Sono ben 38 i proprietari di Galaxy Note 7 immolatisi per la causa contro Samsung.
Lo studio legale dice alle agenzie di stampa locali che la causa verrà presto depositata presso la Corte Distrettuale Centrale di Seoul entro e non oltre il prossimo 24 Ottobre 2016 e che, ogni parte lesa, si dice decisa ad ottenere un risarcimento di circa 300.000 ₩ ($ 266).
La causa, ed il risarcimento di certo non oneroso dal punto vista economico, è più che altro simbolica e punta a colmare le lacune dovute alla perdita di tempo generata dalla necessità di effettuare i controlli in negozio sulle batterie e provvedere alle opportune sostituzioni volute con le campagne di richiamo.
Koh Young-il, un avvocato d’ufficio legislativo di Harvest, ha detto che ci si aspetta una vittoria unilaterale di Samsung contro la causa, come avvenuto in altre analoghe situazioni legate a prodotti difettosi. La società, ad ogni modo, deve ancora esprimersi in proposito. Attendiamo ulteriori notizie nel corso dei prossimi giorni, quando la causa sarà al vaglio degli organi ufficiali di competenza.
Voi che cosa ne pensate della faccenda? Diteci la vostra.
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